Lipidi 3.7%
Proteine da 59 a 65%
Carboidrati 18%
Pigmenti da tracce a 1 g/Kg
( valori sono riferiti al peso organico a secco)
Vitamine
- Vit. A (incl.-carotene) 706 IU/g
- Tiamina (B1) 5 mcg/g
- Riboflavina (B2) 60 mcg/g
- Niacina (B3) 0.15 mg/g
- Acido pantotenico (B5) 7 mcg/g
- Piridossina (B6) 11 mcg/g
- Acido folico 1 mcg/g
- Cobalamina (B12) 8 mcg/g
- Colina 2.3 mg/g
- Vitamina C 1 mg/g
- Vitamina D 1 IU/g
- Vitamina E 0.15 mg/g
- Biotina (vit.H) 0.3 mcg/g
- Vitamina K 70 mcg/g
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Minerali
- Alluminio tracce
- Boro 10 mcg/g
- Bromo tracce
- Calcio 14 mg/g
- Cloro 400 mcg/g
- Cobalto 2 mcg/g
- Cromo 1 mcg/g
- Fluoro 39 mcg/g
- Ferro 350 mcg/g
- Fosforo 6.5 mg/g
- Gallio tracce
- Germanio 0.3 mcg/g
- Iodio 1 mcg/g
- Magnesio 2.2 mg/g
- Manganese 30 mcg/g
- Molibdeno 3.5 mcg/g
- Nichel 4 mcg/g
- Potassio 30 mg/g
- Rame 5.5 mcg/g
- Selenio 1 mcg/g
- Silicio 220 mcg/g
- Sodio 2.2 mg/g
- Stagno 0.5 mcg/g
- Stronzio tracce
- Titanio 20 mcg/g
- Vanadio 3 mcg/g
- Zinco 40 mcg/g
- Zolfo 1 mg/g
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Aminoacidi essenziali
- lsoleucina 44 mg
- Triptofano 11 mg
- Leucina 78 mg
- Treonina 49 mg
- Lisina 52 mg
- Fenilalanina 38 mg
- Metionina 11 mg
- Valina 48 mg
- Arginina 57 mg
- lstidina 14 mg
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Aminoacidi non essenziali
- Alanina 70 mg
- Glicina 44 mg
- Acido aspartico 11 mg
- Prolina 43 mg
- Cistina 3 mg
- Serina 44 mg
- Acido glutammico 6 mg
- Tirosina 26 mg
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Acidi grassi essenziali
- Acidi grassi saturi 18.4 mg/g
- di cui Palmitico 13.6 mg/g
- di cui Miristico 2.5 mg/g
- Acidi grassi monoinsaturi 5.8 mg/g
- di cui Oleico 3.3 mg/g
- Acidi grassi polinsaturi 17.8 mg/g
di cui Omega 6 linoleico 3.8 mg/g
di cui Omega 3 alfalinolenico 12.9 mg/g
- EPA 0.5 mg/g
- DHA 0.2 mg/g |
Betacarotene e altri caroteni
- (alfa, gamma, astaxantina, ecc.) 703 IU/g
- Clorofilla 10-15 mg/g
- Ficocianine 100-150 mg/g
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Le piante più sviluppate e tutti gli animali sono carenti di vitamina B12, ma possono ottenerla da batteri,
funghi e alghe che sono le fonti primarie di questa vitamina. La situazione è
la stessa per tiamina e biotina: gli esseri umani non possono sintetizzarle e
devono essere ottenute da un'altra fonte. Le verdi-azzurre Klamath sintetizzano cianocobalamina, tiamina e biotina, arricchendo la base della catena alimentare e fornendo agli esseri umani una fonte diretta di queste vitamine essenziali.
Le verdi-azzurre Klamath sono anche ricche di enzimi e cofattori essenziali alla vita. I cofattori NAD+ (nicotinamide adenin-dinucleotide) e FAD (flavin adenina dinucleotide) sono conduttori di idrogeno (H+), necessari per il trasferimento elettronico.
Si è evidenziato che rispetto alle alghe marine commestibili (Kombu, Hijiki, Nori, Kelp, Wakame) lKlamath presenta un
contenuto minerale più equilibrato con maggiori quantità di calcio e fosforo, percentuali molto più basse di sodio e iodio, buone quantità di magnesio e di ferro e un miglior rapporto proporzionale potassio/sodio, più simile a quello di verdure e cereali (16:1 contro 2:1 o 1:1 delle alghe marine).
La tecnica di essiccazione utilizzata per la raccolta assicura degli standard qualitativi adeguati alla ricchezza nutrizionale di questo cibo superiore. Le alghe vengono raccolte direttamente nel lago quando si trovano in piena fioritura, cioè al massimo della loro capacità nutrizionale ed enzimatica, utilizzando una strumentazione che consente di 'pescare' solamente le fioriture di alghe (dette 'blooms') che affiorano in superficie, effettuando quindi ben 5 filtrazioni consecutive prima di avviarle alla essiccazione.
Per l'essiccazione si utilizzano moderni sistemi di Flash Air Drying e di liofilizzazione a bassa temperatura, mirati a non distruggere o alterare gli enzimi e le altre sostanze termolabili, il che permette di preservare praticamente al 99% la ricchezza nutrizionale ed enzimatica delle microalghe
Klamath.
Acidi grassi essenziali. La membrana cellulare della Klamath, formata da una lipoglicoproteina simile al glicogeno umano, che il nostro organismo assimila immediatamente come fonte di energia immediata, è tra le fonti più ricche di Omega-3 e Omega-6, nella proporzione ritenuta ottimale dai nutrizionisti (2-1). In particolare, e la più alta fonte di acido gamma linoleico, o GLA (10% del peso a secco). Questa dotazione ottimale di acidi grassi essenziali è in grado di contribuire a ridurre i depositi di colesterolo, alla crescita e ricrescita della pelle, dei canali vascolari e dei tessuti nervosi, e a favorire la sintesi delle prostraglandine, importanti modulatori ormonali della funzionalità cellulare dotate di elevate potenzialità antitumorali e antivirali.
Proteine e aminoacidi.
Nell'alga Klamath le proteine costituiscono dal 59% al 65% del peso a secco totale. Tale misura può variare a seconda della stagione di raccolta e della quantità di radiazione solare, ma rimane sempre molto alta. Nelle verdi azzurre Klamath troviamo tutti gli aminoacidi essenziali e non essenziali, in proporzione ottimale e in una forma biodisponibile che viene velocemente convertita in proteine e aminoacidi dall'organismo umano.
Le Klamath contengono dai 60 al 65% di proteine nobili contenenti 20 aminoacidi, inclusi tutti gli aminoacidi essenziali. In particolare, la proporzione degli aminoacidi essenziali è praticamente identica a quella ritenuta ottimale per il corpo umano, che le rende perfettamente assimilabili sotto il profilo proteico. La Klamath contiene anche elevate quantità di aminoacidi liberi, cioè non legati in catena proteica, che l'organismo assimila con estrema facilità e che sono precursori dei neuropeptidi, i veri motori dell'attività cerebrale e neurologica generale. Assieme alla elevata quantità e qualità di acidi grassi essenziali, ciò le rende estremamente utili in tutte le patologie legate alla degenerazione del sistema neurologico (Alzheimer, sclerosi multipla, etc.).
Spettro completo delle vitamine. Oltre ad un alto contenuto proporzionale di vit. C e vit. E, le Klamath posseggono tutto il gruppo delle vitamine B in elevate quantità: B1 (sistema nervoso), B2 (sistema enzimatico), B3 (riduzione del colesterolo e dello stress), B5 (riduzione della stanchezza e antiossidante), acido folico (intestino e sistema cardiocircolatorio). Il dato principale riguarda il contenuto di vit. B12 (anemia e patologie inerenti il sistema cardiocircolatorio), di cui la Klamath possiede quasi il 200% dell'RDA in soli 1,5 grammi.
Antiossidanti. Ricchissima di vari pigmenti antiossidanti, la Klamath fornisce, o importanti antiossidanti endogeni, Superossidodismutasi (SOD) e glutatione, il più alto contenuto di betacarotene fra tutti i cibi conosciuti, perfettamente assimilabile perché presente nelle forme cis e trans in maniera bilanciata. Questo corredo antiossidante, arricchito da numerosi altri
carotenoidi fra cui alpha e gamma-carotene, esplica importanti funzioni anti-tumorali, antivirali e anti-invecchiamento.
Spettro completo di minerali e
oligoelementi. Le Klamath sono l'unica fonte nutrizionale contenente tutta la varietà dei minerali e microelementi in una forma sinergica e perfettamente assimilabile. In 2 gr. di Klamath sono sempre in vari abilmente presenti 28 minerali.
Basso contenuto calorico: 2,6 Kcal/g
Non è solo l'eccezionale profilo nutrizionale a conferire a queste microalghe evidenti proprietà nutriterapiche, ma anche l'abbondante presenza in esse di specifiche molecole (ficocianine, clorofilla, cianoficine, specifici polisaccaridi, etc.) immunomodulanti, antinfiammatorie, antiossidanti ed ematopoietiche. Si sono evidenziate varie aree dove tale cibo risulta efficace:
1. In due studi successivi presso l'Università di Montreal, si è visto che entro 2 ore dall'assunzione di appena 1.5 gr. di Klamath si produce una migrazione del 40% dei leucociti NK (cellule natural killer) dai linfonodi al sangue, e poi dal sangue verso organi e tessuti, mentre il restante 60% aumenta il numero di adesioni. L'azione però è di carattere indiretto, e i ricercatori speculano che si produca tramite il canale comunicativo intestino/cervello. Questo è importante, in quanto definisce la Klamath come immunomodulatore anziché come immunistimolante.
2. Sempre nello studio di Montreal, i ricercatori hanno verificato la capacità della Klamath di ridurre l'azione eccessiva delle cellule polimorfonucleate (PMN), e dunque di abbassare la produzione di radicali liberi e il livello di infiammazione generale dell'organismo.
3. Un altro importante studio in corso di pubblicazione ha dimostrato la capacità della Klamath di stimolare l'attività dei macrofagi, soprattutto grazie al suo contenuto di un nuovo e specifico polisaccaride che, una volta isolato, ha mostrato un'attività dieci volte maggiore dei ben noti lipopolisaccaridi
(LPS).
L'azione anti-tumorale delle Klamath è ovviamente direttamente legata alla sua azione immunoregolatrice.
In questo senso, la Klamath costituisce un ottimo sostegno nutrizionale immunitario a qualsiasi strategia di prevenzione e di cura dei tumori. Più specificamente:
1. Uno studio in vitro ha messo in luce che la Klamath possiede proprietà antimutageniche.
2. Uno studio eseguito dall'equipe della dr.ssa Jensen, che ne sta preparando il relativo manoscritto, ha dimostrato come grazie al suo alto contenuto di ficocianine la Klamath sia in grado di produrre l'apoptosi di alcuni tipi di cellule tumorali.
3. Le ficocianine, di cui la Klamath è ricca (15% del peso a secco), hanno dimostrato di inibire selettivamente l'enzima ciclossifigenasi-2 (COX-2), ma non il COX-1. Si tratta di un risultato molto promettente in quanto la presenza eccessiva di COX-2 è tipica di vari tipi di tumore al seno, e la sua riduzione sembra in grado di bloccare l'angiogenesi e di rallentare la crescita tumorale.
Anche se gli studi sull'efficacia diretta delle ficocianine come antitumorali sono ancora scarsi, molto si può dedurre dalla loro azione inibitoria sulle ciclossifigenasi-2 (COX-2). è noto come la ricerca farmacologica più attuale stia studiando in chiave antitumorale i farmaci inibitori delle COX-2. In particolare, si è visto come le COX-2 siano presenti in maniera eccessiva nelle donne affette da tumore al seno. In generale comunque, le COX-2 sono coinvolte in tutte le forme di tumore, a causa del ruolo che le PGE2 svolgono in rapporto alla proliferazione tumorale. Recenti studi hanno messo in luce come le cellule tumorali abbiano bisogno di ambienti ad elevata infiammazione per svilupparsi. Le cellule tumorali creano infiammazione negli ambienti circostanti proprio producendo, tramite le COX-2, le prostaglandine di serie 2 (PGE2).
La produzione di PGE2 per mezzo delle COX-2 da parte delle cellule tumorali rappresenta dunque il principale modo di proliferazione e sviluppo del tumore. Ecco perché la ricerca farmacologia considera gli inibitori selettivi delle COX-2 non solo in chiave antinfiammatoria, ma anche al fine di potenziare e migliorare le terapie antitumorali. In effetti, sono ormai numerosi gli studi che indicano i farmaci inibitori delle COX-2 come essenziali coadiuvanti delle chemioterapie.
In diversi studi è stato dimostrato che le ficocianine, anche grazie alla loro capacità inibitivi delle COX-2, sono dei potenti antitumorali:
• In uno studio giapponese, l'assunzione di ficocianine da parte di cavie erano state iniettate cellule tumorali ha provocato l'aumento dell'attività linfocitaria e del tasso di sopravvivenza (Dainippon, 1983)
• Più recentemente, sempre in Giappone, è stato dimostrato che l'assunzione regolare di piccole dosi di ficocianine promuove il mantenimento di una regolare attività cellulare, prevenendo la crescita o la recidiva tumorale. (Dainippon, 1998)
• Testate in rapporto alla loro capacità di contrastare il danno ossidativo da perossido-nitriti al DNA, le ficocianine hanno dimostrato di inibire tale danno ossidativi in maniera dose-dipendente. I ricercatori hanno concluso che per la loro capacità di proteggere il DNA, le ficocianine sono da prendere in considerazione come un potente agente terapeutico 21. (Bhat et al, 2001)
• Infine, in uno studio effettuato dalla equipe della dr.ssa Jensen in Canada, un concentrato di ficocianine da alga Klamath (ma contenente anche altre molecole antinfiammatorie in corso di studio), è stato testato in vitro sulle cellule tumorali, e ha prodotto l'apoptosi di 1 delle 4 maggiori linee di cellule tumorali, indicando che almeno alcuni tipi di cellule tumorali potrebbero essere soggette all'uccisione diretta da parte delle ficocianine.
Area anti-infiammatoria
La Klamath è una delle fonti più ricche di antiossidanti. Soli 2 gr. di Klamath contengono circa il 50% dello RDA giornaliero di betacarotene, corredato da numerosi altri carotenoidi, tra cui alpha-carotene, gamma-carotene, zeaxantina, astaxantina, luteina e licopene. La sinergia di questi antiossidanti con altre vitamine (C,E) e minerali (selenio, zinco, manganese, etc.), tutti presenti nella Klamath, sarebbe di per sé sufficiente a svolgere una significativa azione antinfiammatoria. Ma le Klamath, come altre verdi-azzurre anche se in concentrazioni più elevate, è ricca di ficocianine, pigmenti blu presenti in tutte le microalghe verdi-azzurre le cui proprietà antinfiammatorie sono state evidenziate da diversi studi:
1. Le ficocianine sono dei potenti antagonisti dei radicali liberii, e svolgono una significativa azione epatoprotettiva.
2. Le ficocianine hanno dimostrato di inibire l'infiammazione auricolare e di prevenire la colite indotta da acido acetico nei topi. Questi studi hanno messo in risalto come l'azione antinfiammatoria delle ficocianine si esplichi attraverso l'inibizione del leucotriene B4.
In uno specifico studio sulla Klamath, è stato dimostrata la capacità di questa microalga, grazie al suo contenuto di Omega 3 e alla sua capacità di aumentarne i livelli organici, di ridurre i livelli plasmatici di acido arachidonico, precursore delle principali prostaglandine e leucotrieni infiammatori.
Oltre che inibitori selettivi delle COX-2 le ficocianine sono in grado di inibire anche l'enzima fosfolipasi A2, anch'esso coinvolto nel meccanismo di produzione delle PGE2. Infine, le ficocianine hanno anche dimostrato la capacità di inibire la lipossigenasi, enzima promotore di leucotrieni, come il LTB4, responsabile di varie forme infiammatorie, tra cui l'asma e la colite.
In vari studi animali, le ficocianine hanno dimostrato:
• di ridurre fortemente la colite indotta da acido acetico
• di ridurre significativamente l'infiammazione prodotta sulle cavie in 4 modi diversi (iniezione di Acido arachidonico; di carragenina; colite da acido acetico; impianto di pellets di cotone)
• di inibire l'infiammazione auricolare nelle cavie
Inoltre, ulteriori studi hanno mostrato come le ficocianine siano in grado di svolgere un significativo ruolo antiartritico; e di normalizzare i livelli eccessivi di TNF-alpha, dato estremamente importante anchein rapporto alle patologie autoimmuni.
Infine, l'azione antinfiammatoria delle ficocianine si estende anche al sistema neurologico: uno studio recente ne ha dimostrato una potente azione neuroprotettiva in rapporto ai processi ossidativi ed infiammatori delle cellule neuronali (nel caso specifico, dell'ippocampo), lasciando intravedere possibili applicazioni sutipiche patologie neurodegenerative quali Alzheimer e Parkinson
• Azione 'scavenger' sui radicali liberi dell'Ossigeno
• Inibiscono la lipoperossidazione epatica
• Svolgono un'azione antinfiammatoria, soprattutto grazie al loro elevato potere antiossidante, equivalente a quella dei principali FANS (senza ovviamente gli effetti collaterali di questi ultimi)
• Inibiscono la chemiotossicità epatica
• Infine, il dato forse più significativo in rapporto al potere antiossidante delle ficocianine è quello stabilito dall'equipe del dr. Romay nel 1998: il loro studio ha dimostrato che le ficocianine sono ben 40 volte più potenti delle vit. C (Ac. Ascorbico) ed E (Trolox) contro i radicali perossidi e ossigeno-reattivi
Le verdi-azzurre in generale sono ricche di sostanze antivirali, come messo in luce da diversi studi su diversi tipi di microalghe. Anche se non esiste ancora nessuno studio specifico in questo campo sulle Klamath, esiste una ampia casistica empirica con importanti risultati su patologie che vanno dall'herpes alle varie forme di epatite. Va comunque detto che la potente azione immunoregolatrice della Klamath, così come il suo contenuto in molecole immunostimolanti (polisaccaridi, ficocianine, etc.), mettono il sistema immunitario in condizione di far fronte adeguatamente alle più diverse problematiche virali. Più specificamente, la Klamath contiene diversi tipi di polisaccaridi, tra cui eteropolisaccaridi e lipopolisaccaridi, la cui azione antivirale per via immunomodulante è stata ripetutamente provata; e altre macromolecole, come i sulfonoglicolipidi e i fosfoglicolipidi, che sono attualmente studiati per la loro azione immunomodulante e antivirale.
1. Metabolismo dei grassi. In uno studio svolto presso la prestigiosa Harvard Medical School, si è dimostrata la capacità della Klamath di normalizzare il metabolismo degli acidi grassi, riducendo al contempo colesterolo LDL e trigliceridi. Diversi gruppi di cavie sono stati sottoposti a una dieta integrata con olio di soia, una dieta priva di acidi grassi polinsaturi, e ad una dieta priva di polinsaturi ma integrata con Klamath. La dieta a base di Klamath, pur contenendo la Klamath solo circa un 5% di acidi grassi, ha prodotto nel giro di un mese i risultati migliori, come: massimo aumento degli EPA e DHA, consistente riduzione dell'acido arachidonico, e una diminuzione di colesteroloe trigliceridi anche del 75% L'importanza nell'alimentazione e nella salute umana degli acidi grassi poliinsaturi (PUFA o polynsaturated fatty acids) della famiglia omega-3 (ω3), acido eicosapentaenoico (EPA, C20: 5n-3) e docosaesaenoico (DHA, C22: 6n-3), ed omega-6 (ω6), acido γ-linolenico (GLA, C18: 3n-6), diomo-γ-linolenico (DGLA, C20: 3n-6) ed arachidonico (ARA, C20: 4n-6) è ampiamente provata. L'EPA ed il DHA svolgono un ruolo chiave nella prevenzione di malattie e disfunzioni cardiocircolatorie (arteriosclerosi, trombosi, ipergliceridemia, ipertensione), infiammatorie (artriti, asma, emicranie, nefriti) e di origine tumorale (tumori dei seno, della prostata e del colon). L'ARA è il principale acido grasso strutturale dei tessuti e, così come il GLA ed il DGLA, è precursore degli eicosanoidi (prostaglandine, tromboxani, leucotrieni). L 'American Heart Association raccomanda un uso di PUFA pari al 10% dell'apporto calorico totale della dieta, con dosi giornaliere raccomandate dell'ordine di 1. 0- 1. 5 g /adulto.
2. Crescita muscolare e organica. Uno studio svolto sempre presso la Harvard Medical School ha testato gli effetti della Klamath sulla crescita delle cavie in rapporto ad un gruppo di controllo sottoposto alla stessa dieta ma senza l'aggiunta di Klamath. Il gruppo di cavie alla cui dieta è stato aggiunto solo lo 0,05% di Klamath ha avuto un tasso di crescita generale superiore del 16% rispetto al gruppo di controllo! Questo risultato è tanto più significativo in quanto simili studi effettuati con quantità ben più elevate di spirulina (fino al 73% della dieta) non avevano prodotto alcun risultato.
In particolare, lo studio ha mostrato come la Klamath aumenti la capacità di assimilazione delle proteine.
3. Normalizzazione del metabolismo glicemico. In uno studio sugli effetti della Klamath in rapporto agli enzimi digestivi endogeni, si è riscontrato che essa inibisce gli enzimi intestinali saccarasi e maltasi in maniera dose-dipendente, contribuendo così alla riduzione dei livelli di glucosio nel plasma.
Questo risultato è stato ulteriormente confermato da uno studio nel quale si è visto che la
Klamath accresce i livelli dell'enzima pancreatico alpha-amilasi, ed è noto che l'aumento di tale enzima tende a ridurre i livelli glicemici.
4. Permeabilità intestinale. Presso l'Università del New Mexico, si è dimostrata la capacità della Klamath di restaurare la normale permeabilità intestinale dopo un solo mese. Si tratta di un risultato estremamente importante perché la permeabilità intestinale compromessa è praticamente concausa di tutte le patologie.
1. Esiste una lunga casistica sugli effetti altamente positivi della Klamath sulla malattia di Alzheimer e altre malattie neurodegenerative come il Parkinson e la sclerosi multipla. Il dr. Gabriel Cousins, nel corso degli anni '80, eseguì una serie di esperimenti, i cui risultati, estremamente positivi sull'Alzheimer, sono riportati in un articolo da lui pubblicato sul Journal of Orthomolecular Medicine (Vol.VIII, n.1&2, 1985).
Questi dati clinici sono stati recentemente se pur indirettamente confermati, in uno studio svolto presso l'Università del New Mexico, nel quale si è dimostrata la capacità della Klamath di contribuire a curare i traumi cerebrali moderati in sole 6 settimane, con un tasso di successo del 95%, contro il 70% in 6 mesi delle terapie farmacologiche standard.
L'alga Klamath come fonte naturale di feniletilammina
Una recente analisi scientifica ha rivelato la presenza nella Klamath dell'aminoacido feniletilammina (PEA).
La PEA è nota per le sue proprietà di alleviare la depressione e migliorare l'umore. Inoltre, carenze di PEA svolgono un ruolo centrale nella patogenesi dei disordini dell'apprendimento e dell'attenzione. La feniletilammina è un composto naturalmente prodotto dal cervello e responsabile della modulazione delle esperienze associate con il piacere e la consapevolezza mentale. Ad esempio, la PEA viene rilasciata nel cervello quando l'individuo sperimenta sentimenti di gioia e amore. Per questo, la PEA è stata definita 'la molecola dell'amore'. È risaputo che la PEA, una volta assunta oralmente, attraversa prontamente la barriera emato-encefalica e diventa immediatamente disponibile nel cervello.
Nel cervello, l'azione della PEA si basa sul fatto che essa ha una maggiore affinità della stessa dopamina sul meccanismo re-uptake della dopamina nelle vescicole pre-sinaptiche. Ciò significa che, una volta nel cervello, essa viene catturata dalle vescicole pre-sinaptiche e occupa lo spazio normalmente occupato dalla dopamina.
Ciò risulta in un aumento della dopamina liberamente circolante nei terminali pre-sinaptici e una maggiore concentrazione della dopamina diffusa nelle fessure sinaptiche, producendo così un rafforzamento della trasmissione dopaminergica. Questa abilità di modulare la trasmissione dopaminergica fa sì che la PEA abbia interessanti proprietà nell'alleviare la depressione e i disordini dell'attenzione, nel migliorare la concentrazione e l'umore, ma anche nella regolazione dell'appetito.
Alga Klamath nel controllo delle problematiche psico-neurologiche
Circa 20 anni fa, si è scoperto che la quantità di PEA nel cervello dei pazienti depressi era inferiore a quella di individui normali (Sabelli e Mosmain, 1974), e che la PEA somministrata oralmente ai pazienti depressi era in grado di normalizzare la condizione depressiva. In effetti, la gran parte dei farmaci antidepressivi agiscono aumentando i livelli di PEA nel cervello (Mosnaim et al., 1974; Sabelli e Mosnaim, 1974).
Alga Klamath nei disordini dell'attenzione (ADD)
La PEA è sintetizzata nel cervello a partire dagli aminoacidi fenilalanina e tirosina. È metabolizzata dall'enzima monoamminossidasi (MAO) in acido fenilacetico, che viene poi eliminato per via urinaria. Sia la feniletilammina che l'acido fenilacetico sono stati trovati carenti nei pazienti affetti da ADD. La stessa cosa è stata verificata per la fenilalanina e la tirosina, precursori della PEA.
La cosiddetta 'phenylethylamine hypothesis of affective behavior' (ipotesi che la feniletilammina sia responsabile del comportamento affettivo- Sabelli and Mosnaim, 1974) afferma che la PEA è un neuromodulatore endogeno responsabile per suscitare e mantenere stati quali veglia, attenzione ed eccitamento. Strutturalmente, la PEA è strettamente correlata all'anfetamina e, in misura minore, alle catecolamine. La PEA induce effetti comportamentalie ed elettrofisiologici simili a quelli di alcuni derivati anfetaminici (tipo il farmaci Adderall usato per il trattamento dell'ADD). Ma a differenza delle anfetamine, la PEA è endogena al cervello umano, e non sviluppa né tolleranza né dipendenza, né produce effetti collaterali. Allo stesso modo il metilfenidato (Ritalin) sembra che agisca stimolando il rilascio della noradrenalina e PEA endogene.
La fenilalanina, precursore della PEA, ha dimostrato di poter accrescere i livelli di PEA nel cervello degli animali.
In uno studio, la fenilalanina ha dimostrato di essere efficace nell'alleviare la depressione in pazienti con una bassa escrezione urinaria di acido fenilacetico. Inoltre, la somministrazione di fenilalanina ha portato ad un aumento dell'escrezione urinaria di acido fenilacetico concomitante con un effetto antidepressivo. Ciò suggerisce che gli effetti antidepressivi della fenilalanina siano dovuti alla sua abilità di accrescere i livelli di
PEA.
Come già detto, la feniletilammina interviene sul meccanismo di re-uptake della dopamina. La dopamina è una monoamina che agisce in qualità neurotrasmettitore anoressizzante, in grado di inibire l'appetito. Gli anoressizanti agiscono come modulatori della trasmissione dopaminergica sia attivando la trasmissione della dopamina sia inibendone il re-uptake.
In uno studio specifico la fentermina, agente anoressizzante farmacologico, ha prodotto nei pazienti, in un periodo di 12.4 settimane, una perdita media di 0.87 lb. (394 gr.) a settimana: Tuttavia, la fentermina produce effetti tossici dose-dipendenti sulla dopamina cerebrale negli animali. La PEA agisce in modi simili alla fentermina migliorando la trasmissione dopaminergica. Ma la PEA è una molecola naturale sintetizzata dal cervello e non produce effetti collaterali.
Inoltre, la PEA agisce potentemente sugli stati depressivi. In questo modo, la sua azione soppressiva sull'appetito offre anche il vantaggio di produrre effetti positivi sull'umore, il che a sua volta ha ricadute ulteriormente positive sul controllo dell'appetito, soprattutto di carattere nervoso.
Normalmente, 2-3 grammi al dì per circa 3 mesi è dosaggio sufficiente a svolgere un ruolo ricostituente . Nel caso di problematiche acute e patologie conclamate anche gravi, il dosaggio giornaliero è di 4-5 grammi (8-10 capsule o 16-20 tavolette).
Riepilogo delle proprietà nutrizionali delle verdi azzurre Klamath
• 65% di proteine di alta qualità
•
Il profilo degli aminoacidi essenziali è pressoché identico a quello ritenuto ideale
per il corpo umano
•
Spettro di minerali e oligoelementi nella forma organica maggiormente assimilabile
•
Spettro vitaminico completo e bilanciato
•
La maggior fonte vegetale di B12
•
Elevato contenuto di betacarotene altamente assimilabile.
•
Ricco di precursori dei neuropeptidi
•
Fonte di acidi grassi essenziali e nucleici
•
Altissima percentuale di clorofilla
•
Tutti i nutrienti sono assimilabili al 97%
•
Presenza di ficocianine (o fucocianine)( 15% del peso a secco) che costituiscono una molecola estremamente interessante sia a scopi preventivi che terapeutici in tutte le patologie che implichino, come fattori causali determinanti, un'ampia gamma di processi ossidativi, infiammatori e tumorali
Glossario wiki
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
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www.algovit.net (Dr.
Stefano Scoglio)
LINK CORRELATI:
Blog di Luigi Gallo
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