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    La Spezia che cura
© I contenuti di questa pagina (escluse le immagini di pubblico dominio) sono di proprietà esclusiva dell'autore Dott.ssa M.Emilia De Leo. Ne è vietata la copia, la riproduzione e l'utilizzo anche parziale in ogni forma.


UNA SPEZIA CHE CURA



(Curcuma longa L., Curcuma domestica, Curcuma rotunda L., Amomum Curcuma Jacq.)


La Curcuma o Zafferano delle Indie appartiene botanicamente alla famiglia delle Zingiberacee, cui fanno parte anche lo zenzero e il cardamomo.
Il nome deriva dal Sanscrito Kum-kuma.
E' una pianta perenne, originaria dell'Asia, vive a temperature comprese tra i 20 ed i 30 gradi ( in particolare India e Pakistan) e richiede di una notevole quantità di pioggia annuale per poter prosperare.

PARTE USATA rizomi primari ovali e i rizomi secondari allungati.
Il rizoma non viene consumato come tale, ma lavato, sbollentato, essiccato e macinato in una polvere fine, arancio brillante.
La droga viene utilizzata come spezia sia nei Paesi di origine che in quelli occidentali, dove rientra nella preparazione del curry e di salse varie.
Per la sua caratteristica di colorare di giallo i cibi, la curcuma è conosciuta anche con il nome di zafferano d'India. L'aroma, caldo e pungente, ricorda invece quello dello zenzero.
In India, è utilizzata almeno da 6000 anni, come medicina, cosmetico, spezia e colorante (per 2000 anni le tuniche dei monaci buddisti sono state tinte con questa radice). Per gli indiani è un simbolo di prosperità e un mezzo di purificazione per tutto il corpo.

PREPARAZIONI FARMACEUTICHE CONSIGLIATE
Estratto secco titolato in curcumina min. 4%, la cui dose giornaliera va da 8 a 10 mg. per kg di peso corporeo, suddivisi in due somministrazioni preferibilmente lontano dai pasti.

COMPOSIZIONE CHIMICA
È una pianta ricca di amidi, che rappresentano il 45-55% del suo peso.
Ha una buona quantità di olio essenziale, tra il 2,5 e il 6%. Le sostanze coloranti presenti nella pianta sono dei curcuminoidi, il principale dei quali è la curcumina, e sono molto importanti per l'azione terapeutica della pianta.

 

LA CURCUMINA

La formula chimica della Curcumina è C21H20O6, è conosciuta anche come diferuloilmetano e la formula di struttura è illustrata a fianco.



USO ESTERNO Viene usata su tagli e ferite, sbucciature, ben lavate, come antibatterico (usare polvere di curcuma da acquistare in erboristeria). In forma di impiastro in Cina la impiegano per trattare le ulcerazioni ( sentire sempre il medico).

USO ALIMENTARE Si trova nella composizione del curry ( a base di curcuma, coriandolo, cannella, peperoncino, garofano, noce moscata, zenzero).
La curcuma, codificata come E100, viene utilizzata come additivo alimentare atossico.

 

FORMULAZIONI
Tintura madre o Polvere. Gli estratto oleosi (oli essenziali)) sono utili nei processi infiammatori e in presenza di artrite con attività anche antiedemica (uso esterno), gli estratti acquosi (tisane), hanno azione coleretica, gli estratti alcolici (Tinture madri) hanno effetto ipotensiv0. L'olio volatile della curcuma, la curcumina, ha un effetto protettivo per il fegato, la attività coleretica è da attribuire al tolmetil carbinolo.

USO ALIMENTARE
Si trova nella composizione del curry ( a base di curcuma, coriandolo, cannella, peperoncino, garofano, noce moscata, zenzero) e di molte salse, si impiega come colorante alimentare atossico ( giallo), stabile al calore ( sigla E-100).

ALTRI USI Si impiega per tingere la lana e la seta




I SUOI PRINCIPI ATTIVI
Olio essenziale: turmerone e deidroturmerone, atlantone, curcumina, diferuloilmetano, canfora, amido, curcuminoidi (curcumina, sostanza colorata e colorante ad azione coleretica, ovvero stimola la bile), zuccheri, vitamina C, minerali, proteine.
La Medicina Cinese, impiega la curcuma per problemi epatici e alla cistifellea, per le emorragie, per le congestioni al petto ed i disturbi mestruali, nelle flatulenze, nel sangue delle urine, nel mal di denti, nelle contusioni e ulcerazioni ( per uso esterno).
La polvere delle radici giallo-arancio della curcuma diventano rosso-marrone in presenza di costituenti chimici alcalini.
La droga si ricava dal rizoma. Contiene centinaia di componenti, cui sono state attribuite oltre 300 attività biologiche diverse. Per esempio, almeno 20 componenti possiedono una provata azione antibatterica.
I suoi rizomi vengono bolliti per parecchie ore e seccati in forni e dopo vengono schiacciati in una polvere giallo-arancio, comunemente utilizzata come una spezia, e come colorante di alimenti nel curry ed in genere nella cucina Sud asiatica.
La polvere di curcuma è uno degli ingredienti del masala cui da il colore giallo intenso e caratteristico. Il sapore della spezia è estremamente volatile, mentre il colore si conserva nel tempo
Nelle ricette la curcuma è spesso usata come colorante.
Essa ha applicazione in bevande in lattina, prodotti da forno, prodotti lattiero-caseari, gelati, yogurt, biscotti, popcorn, dolci, cereali, salse, gelatine. La curcuma (codificata come E100 quando viene utilizzata come additivo per alimenti) è usata per proteggere gli alimenti dal sole. Centinaia di studi sono stati indicizzati su U.S. National Library of Medicine.

 

PROPRIETÀ TERAPEUTICHE
Azione anti-infiammatoria: numerosi studi dimostrano che la curcumina inibisce un enzima che stimola la produzione di sostanze che facilitano i processi infiammatori, riducendone così i livelli nel sangue. Questo meccanismo d'azione contribuisce a spiegare la spiccata azione anti-infiammatoria di questa pianta.
Azione antiradicalica:
studi in laboratorio dimostrano che la curcumina reagisce con molti radicali liberi ostacolandone l'attività. In effetti questa azione protettiva contro i danni provocati dai radicali liberi è stata dimostrata da numerosi lavori scientifici, ed è particolarmente evidente sugli organi dell'apparato digerente (stomaco, fegato e intestino).
Azione epatoprotettiva:
L'effetto protettivo sul fegato dell'estratto secco titolato di curcuma è stato studiato su ratti che ricevevano come sostanza epatotossica il tetracloruro di carbonio. Questa pianta ha dimostrato di ridurre notevolmente l'aumento dei livelli di bilirubina, transaminasi, fosfatasi alcalina e colesterolo causato dal tetracloruro di carbonio, soprattutto quando veniva data per 2 settimane prima del tossico e poi in concomitanza con esso.
Uno studio clinico ha indagato l'effetto di un estratto secco titolato di curcuma su pazienti con sindrome del colon irritabile. Sono stati arruolati 500 pazienti con questa patologia, che dovevano assumere per bocca 1 o 2 capsule di estratto secco titolato di curcuma per 2 mesi. Si misurava l'intensità della sintomatologia tramite scale apposite, l'indice di qualità della vita e l'efficacia del rimedio secondo i pazienti prima e dopo la terapia. Al termine del trattamento il miglioramento della sintomatologia era del 41% in coloro che assumevano 1 sola capsula e del 57% in quelli che ne assumevano 2. In particolare il dolore addominale si riduceva del 22 e del 25% nei due casi, con un miglioramento della qualità di vita di circa il 36% nei pazienti trattati con 2 capsule di estratto. Circa due terzi dei pazienti hanno giudicato il trattamento come efficace, senza manifestare effetti collaterali rilevanti.
Indicazioni principali:
malattie infiammatorie del grosso intestino, epatopatie di lieve e media entità, sindrome del colon irritabile.
Studi indipendenti che riguardano le proprietà anti cancro della Curcuma, suggeriscono che la Curcumina è potenzialmente utile per il trattamento di cinque tipi di cancro: del colon, del seno, della prostata, del polmone e della pelle.

 

AZIONI
Solo nel 2006 sono stati indicizzati su U.S. National Library of Medicine duecentocinquantasei articoli sulla curcumina. Dal 2004 le vendite sono incrementate del 35% e il U.S. National Institute of Health dispose 4 studi clinici per studiare il trattamento con la curcumina per il tumore del pancreas, mieloma multiplo, la malattia di Alzheimer ed il tumore colon retto. Nel 2004 uno studio del UCLA Veterans Affairs, suggerì che la curcumina poteva inibire l'accumulazione di b-amiloide nel cervello di pazienti con malattia di Alzheimer e di sciogliere le placche esistenti. Il Professor Gregory Cole, professore di medicina e neurologia al David Geffen School of Medicine at UCLA disse che "La medicina tradizionale indiana ha utilizzato la curcuma per migliaia di anni, come un antiinfiammatorio sicuro, in una grande varietà di alimenti".

La curcuma ha innumerevoli proprietà farmacologiche.
La curcumina, uno dei suoi ingredienti principali, è estremamente volatile, mentre il colore si conserva nel tempo. Grazie a tale sostanza (appartente alla famiglia del Polifenoli) la curcuma ha molteplici attività terapeutiche.
La curcumina ha azione antiossidante e antivirale e detossificante. E' essenzialmente impiegata come protettore del fegato, della mucosa gastrica e come antiulcera (non impiegare ad alti dose, si potrebbe avere l'effetto opposto) ha attività battericida (curcuminoidi).
Il rizoma si impega nei processi digestivi, per le proprietà coleretiche e colagoghe, ed anche come stimolante l'appetito.
Diversi studi scientifici dimostrano che questa spezia ha effetti salutari sull'apparato digerente, cardiovascolare, affezioni reumatiche e sistema immunitario.
Ha una elevata attività antiossidante. In India oltre che nella cucina è usata per le sue proprietà antinfiammatoria, antiartritica, reumatica e come antibiotico naturale.
Per i suoi effetti purificanti può esser utilizzata in diete disintossicanti e aggiunta in cottura al riso dona un'aroma sottile e un bel colore dorato. In caso di sintomi da raffreddamento si può versare mezzo cucchiaino di polvere di curcuma in una tazza di acqua bollente e lasciarla riposare per 10 minuti, quindi si aggiungono mezzo cucchiaino di zenzero e miele e si beve il tutto più volte al giorno.
I principi curcuminoidi sarebbero in gradi di attivare uno dei maggiori sistemi di detossificazione epatica: il citocromo P 450; eserciterebbero un blocco dei radicali liberi, inibendo anche la perossidazione lipidica con effetti benefici su tutto l' organismo.
L'attivita' antinfiammatoria, è stata evidenziata sia nelle infiammazioni acute che croniche, grazie all'azione della curcumina, in grado di diminuire l'attività delle cicloossigenasi e a dosi leggermente più alte di bloccare le lipossigenasi.
Sono stati descritti numerosi meccanismi d'azione per l'attività antitumorale della Curcumina. Inibizione della proliferazione delle cellule tumorali, induzione di apoptosi (una modalità di morte cellulare programmata), inibizione della trasformazione delle cellule da normali a tumorali, inibizione dell'invasività e delle metastasi e la soppressione dell'infiammazione sono stati collegati con l'attività antitumorale della Curcumina.
L'inibizione di COX-2 e 5-LOX, le molecole di adesione, le citochine infiammatorie, i recettori del fattore di crescita, il fattore di crescita endoteliale vascolare (VEGF), ed i fattori di trascrizione della Curcumina sono strettamente legati alla sua attività antitumorale.
Il primo studio su questa sostanza risale agli anni '70, quando un gruppo di ricercatori indiani dimostrò il suo effetto ipocolesterolemizzante sui ratti.

 


Circa 20 anni dopo, ad opera soprattutto del Prof Bharat Aggarwal, si ebbero le maggiori scoperte: egli fu il primo a purificare il TNF (Fattore di Necrosi Tumorale), una potente citochina ad azione antitumorale prodotta dal nostro organismo.
Questa molecola, infatti, è in grado di distruggere i tumori, ma solo se rilasciata localmente. Se invece circola liberamente nel sangue, ha un effetto opposto, cioè può facilitarne la crescita: il TNF stimola una importante fattore di trascrizione, l'NF-KB, che a sua volta attiva una serie di geni coinvolti nell'infiammazione e nella proliferazione cellulare.
Questa associazione tra infiammazione e proliferazione cellulare fece tornare Aggarwal indietro con la memoria alle sue radici indiane. Gli venne in mente che la medicina ayurvedica utilizza la curcuma come un valido rimedio antinfiammatorio. Allora, la mise a contatto con le colture cellulari e, con sua grande sorpresa, l'attività di alcune citochine, quali il TNF e del fattore di trascrizione NF kappa B fu prontamente bloccata.
Egli fu in grado di dimostrare che è soprattutto la curcumina a possedere la capacità di inibire questi fattori ed impedire la replicazione e la diffusione delle cellule tumorali.
Anche secondo Thangapazham RL, Sharma A, Maheshwari RK.1, la Curcuma avrebbe effetti chemiopreventivi a livello tumorale:l'effetto benefico della Curcuma sarebbe dovuto all'azione di inibizione della curcumina sul fattore di trascrizione NF-kB con la conseguente inibizione di azioni pro-infiammatorie e proliferative.


QUI DI SEGUITO RIPORTIAMO ALCUNI STUDI IN CUI SONO STATI EVIDENZIATI GLI EFFETTI BENEFICI DELLA CURCUMA

CANCRO ALLA MAMMELLA

In alcuni studi sui topi la curcumina ha ridotto di molto la diffusione metastatica del tumore della mammella. Si crede che la curcumina e la curcuma possano essere molto utili nella prevenzione di questo tumore attraverso tre meccanismi:
1) riduzione dell'effetto simil-estrogenico di molte sostanze chimiche (pesticidi, materiali plastici, ecc.) che legandosi ai recettori estrogenici causano proliferazione cellulare e poi tumore;
2) "down regulation" dei recettori ormonali. Cioè, curcuma e curcumina smorzerebbero i recettori, rendendoli meno sensibili agli stimoli;
3) inibizione del COX-2, un enzima che ha un ruolo chiave nell'iniziazione e diffusione del cancro. Il COX-2 ha una lunga lista di effetti negativi: stimola la divisione delle cellule tumorali, impedisce la morte cellulare, stimola la crescita di nuovi vasi sanguigni attorno al tumore, facilita la diffusione delle metastasi.

CANCRO ALLA CERVICE UTERINA
Scienziati dell' Institute of Cytology and Preventive Oncology hanno recentemente scoperto che la curcumina protegge dai virus del papilloma (HPV), che possono causare il tumore della cervice dell'utero. I virus HPV necessitano di alcune proteine virali prodotte delle cellule del corpo per potere agire rapidamente. La curcumina impedisce il legame di queste proteine epiteliali con il virus.

CANCRO ALLA PROSTATA
L'India è il Paese dove si consuma (3-5 g per adulto al giorno) e si produce più curcuma al mondo ed è anche quello con la più bassa incidenza di tumore alla prostata. In un recente studio sui topi si è visto che l'associazione tra fenetil isotiocianati (PEICT) e curcumina, un composto naturale che si trova nelle crucifere (broccoli, cavolfiori, ecc.), ha una notevole azione preventiva sul tumore della prostata.

CANCRO DEL COLON
Un effetto positivo della curcumina su questo tumore è stato dimostrato da studi di laboratorio. Si è visto che la curcumina ha un'azione specifica sulla neurotensina, ormone gastrointestinale strettamente legato alla produzione di una proteina infiammatoria coinvolta nella genesi e nella metastatizzazione del carcinoma del colon. Circa un terzo dei tumori del colon hanno recettori per questo ormone. Secondo i ricercatori, la curcumina potrebbe essere un valida ausilio nella prevenzione e nella cura di questa forma tumorale.

LEUCEMIA INFANTILE
Studi epidemiologici mostrano che in Asia l'incidenza di questo tumore è molto inferiore rispetto all'Europa e secondo i ricercatori della Loyola University di Chicago questo sarebbe dovuti in parte all'effetto protettivo della curcuma, molto utilizzata nella cucina asiatica. L'azione antiossidante di questa spezia protegge il DNA dai danni provocati da sostanze chimiche ambientali o da quelle che si trovano nei processati. Per altro, negli esperimenti di laboratorio, la curcumina è stata in grado di inibire le crescita delle cellule leucemiche. I bambini possono trarre benefico dalla curcuma fin da lattanti. Infatti, i principi terapeutici di questa spezia passano dalla madre al bimbo tramite il latte materno.

 

CANCRO DEL PANCREAS
Sulla base degli studi condotti in laboratorio, i ricercatori sono convinti che la curcumina potrebbe essere d'aiuto nella prevenzione e forse anche nella cura di questo tumore.

MELANOMI
studi di laboratorio hanno dimostrato che la curcumina provoca l'apoptosi di cellule di melanoma.

CANCRO DEL POLMONE
Sono stati dimostrati effetti positivi della curcumina su cellule tumorali in vitro.

CANCRO DEL FEGATO
Sono stati dimostrati effetti positivi della curcumina su cellule tumorali in vitro.


ARTRITE L'artrite è anche una malattia di natura infiammatoria. Tutti gli attuali farmaci approvati per l'artrite sono anti-infiammatori. La terapia a base di Anti-TNF (fattore di necrosi tumorale) è stata recentemente approvata per questa malattia.
E' stato dimostrato che la Curcumina è in grado sia di fermare la produzione di TNF che di bloccare l'azione del TNF. La Curcumina, applicata topicamente, ha dimostrato di avere attività contro l'artrite.

MORBO DI CROHN
Il morbo di Crohn è una malattia di natura infiammatoria. Tutti gli attuali farmaci approvati per questa malattia hanno attività anti-infiammatoria. La terapia anti-TNF è stato approvata per questa malattia. E' stato dimostrato che la Curcumina blocca sia la produzione che l'azione del TNF. La Curcumina assunta per via orale ha dimostrato di avere attività contro il morbo di Crohn.

FERITE
Ci sono numerosi dati sperimentali che suggeriscono che la Curcumina può accelerare la guarigione delle ferite. Ciò ha portato, per esempio, la Johnson & Johnson a commercializzare (in India) dei cerotti Band Aid contenenti Curcumina.

PSORIASI
La psoriasi è un altra malattia di natura infiammatoria. Rilevanti elementi di prova, sia negli animali che nell'uomo, indicano che la Curcumina è molto efficace contro la psoriasi quando viene applicato topicamente sulla cute.

MORBO DI ALZHEIMER
Diverse ricerche hanno scoperto che la Curcumina può aiutare il sistema immunitario a "ripulire" il cervello dal beta amiloide, il principale costituente delle placche trovate nella malattia di Alzheimer. Poiché il morbo di Alzheimer è causato in parte dall'infiammazione indotta dall'amiloide, la Curcumina ha dimostrato di essere efficace contro il morbo di Alzheimer.

EPISODI DI RAFFREDDORE
In caso di sintomi da raffreddamento si può versare mezzo cucchiaino di polvere di curcuma in una tazza di acqua bollente e lasciarla riposare per 10 minuti, quindi si aggiungono mezzo cucchiaino di zenzero e miele e si beve l'intruglio più volte al giorno.

 

FARE ATTENZIONE ALL'USO DELLA CURCUMA

Se si è in presenza di OCCLUSIONE delle VIE BILIARI, se si è in presenza di CALCOLI BILIARI, la curcuma va assunta SOLO dietro prescrizione medica ( fare attenzione anche al curry). Cautela e sentire il proprio medico in Gravidanza e allattamento.Non somministrare la curcuma ai bambini di età inferiore ai 2 anni, al di sopra di questa soglia di età iniziare con preparazioni leggere. Non impiegare la Curcuma se si è in presenza di problematiche legate alla fertilità, non assumere curcuma se si auspica una gravidanza ( non è accertato, ma ci sono studi in corso) Per l'effetto anticoagulante della curcuma fare attenzione nelle persone con problematiche legate alla coagulazione del sangue (sentire sempre il proprio medico curante): Dosi eccessive di curcuma possono causare disordini gastrici.Se sopraggiungono disordini gastrici, bruciori di stomaco, ridurre le dosi o interrompere il trattamento e sentire il proprio medico Alle dosi indicate e se non sussistono problematiche di cui sopra, la curcuma è una pianta molto sicura.
La Curcuma è stata usata come condimento in grandi quandità per centinaia di anni senza particolari reazioni avverse. Diversi studi hanno dimostrato che la Curcumina non è tossica per gli esseri umani, fino a 8000 mg/die. L'americana FDA (Food and Drug Administration) classifica la Curcuma come sostanza GRAS (General Recognition And Safety), ovvero "Generalmente Riconosciuta Sicura". Donne in gravidanza, persone con disturbi emorragici, o calcoli biliari, dovrebbero consultarsi col prorpio medico curante, prima di assumere integratori alimentari in quantità superiori a quelle normalmente contenute nei cibi.


RICETTE


Pollo alla Curcuma
1 pollo di medie dimensioni 2 grosse cipolle 2 spicchi d'aglio 500g di pomodori maturi o pelati Olio e.v. 1 cucchiaio di curcuma Sale, peperoncino 1 cucchiaio di mandorle spellate e tostate
Togli la pelle al pollo e taglialo a pezzi. Taglia la cipolla, l'aglio e l i pomodori., fai cuocere per alcuni min.
Aggiungi il pollo a pezzi, cuocere ancora per alcuni minuti e aggiungere la curcuma e il peroncino Copri e lascia cuocere a fuoco medio per altri 45 min. Aggiungi le mandorle e fai cuocere ancora a fuoco lento per 10 minuti. Servire se si desidera con del riso bollito.


Bibliografia
  • 1Multiple Molecular Targets in Cancer Chemoprevention by Curcumin (AAPS Journal. 2006)
  • Antimicrobial activity and essential oils of Curcuma aeruginosa, Curcuma mangga, and Zingiber cassumunar from Malaysia (Asian Pac J Trop Med. 2012 Mar;5(3):202-9)
  • Curcumin Induces Apoptosis Involving bax/bcl-2 in Human Hepatoma SMMC-7721 Cells (Asian Pac J Cancer Prev. 2011;12(8):1925-9)
  • Anti-obesity effect of a standardised ethanol extract from Curcuma longa L. fermented with Aspergillus oryzae in ob/ob mice and primary mouse adipocytes (J Sci Food Agric. 2012 Jan 25. doi: 10.1002/jsfa.5592. [Epub ahead of print])
  • Curcumin and Cancer


  • Altri argomenti
  • Scheda della Curcuma
  • Apoptosi sulle cellule del cancro del polmone (English)