USO ALIMENTARE
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Foglie giovani e Germogli sbucciati e tenuti in acqua mezza giornata con Nigari (caglio che serve a preparare il Tofu) prima della cottura:
• In minestre e minestroni
• Bolliti come verdure
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UTILE DA SAPERE
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La polidatina è una molecola naturale che ha suscitato un notevole interesse nella ricerca scientifica per le sue molteplici proprietà benefiche. È un glucoside del resveratrolo, il che significa che è una forma di resveratrolo legata a una molecola di glucosio. Questa struttura la rende più idrosolubile e biodisponibile rispetto al resveratrolo puro, consentendole di essere assorbita e utilizzata più efficacemente dall'organismo.
Ecco un riassunto dei principali ambiti di studio scientifico sulla polidatina:
Proprietà e meccanismi d'azione
La polidatina esercita i suoi effetti principalmente attraverso le seguenti proprietà:
Antiossidante: È un potente scavenger di radicali liberi, proteggendo le cellule dallo stress ossidativo, un fattore chiave nell'invecchiamento e in molte malattie croniche. Questo avviene anche tramite l'attivazione delle sirtuine, proteine coinvolte nella regolazione del metabolismo e della longevità.
Antinfiammatoria: Modula diverse vie di segnalazione infiammatorie, come la via NF-κB/NLRP3, riducendo la produzione di mediatori pro-infiammatori.
Anti-apoptotica: Aiuta a prevenire la morte cellulare programmata in condizioni di stress.
Questi meccanismi d'azione sono alla base dei potenziali benefici della polidatina in diverse condizioni patologiche.
Campi di applicazione e studi clinici
Gli studi sulla polidatina, sia in vitro che in vivo (su modelli animali e, in minor misura, studi clinici sull'uomo), suggeriscono un potenziale terapeutico in diverse aree:
Malattie cardiovascolari:
Cardioprotezione: Protegge il cuore dai danni ischemici e da altre forme di stress.
Riduzione del colesterolo: Studi su modelli animali hanno mostrato una riduzione dei livelli di colesterolo totale e LDL.
Funzione endoteliale: Può migliorare la funzione dell'endotelio (il rivestimento interno dei vasi sanguigni) e contribuire al mantenimento della pressione sanguigna.
Malattie neurodegenerative:
Neuroprotezione: Sono stati osservati effetti protettivi contro malattie come l'Alzheimer e il Parkinson, l'ictus e le lesioni del sistema nervoso centrale. La polidatina può migliorare le funzioni cognitive e ridurre i danni neuronali.
Malattie metaboliche:
Diabete mellito: Studi preliminari indicano un potenziale ruolo nella gestione del diabete di tipo 2, ad esempio attraverso la riduzione della glicemia a digiuno.
Obesità: La polidatina è oggetto di studio per i suoi effetti sul metabolismo lipidico.
Steatosi epatica (fegato grasso): Può essere utile nel prevenire l'infiammazione e il deposito di lipidi nel fegato.
Oncologia (Studi pre-clinici):
Numerosi studi in vitro hanno esplorato le proprietà antitumorali della polidatina, suggerendo un'attività antimutagena e la capacità di inibire la proliferazione cellulare e promuovere l'apoptosi in diverse linee cellulari tumorali (es. mieloma multiplo, osteosarcoma resistente alla doxorubicina, tumore al polmone non a piccole cellule).
Malattie infiammatorie e autoimmuni:
Dermatite atopica: Uno studio clinico open-label ha mostrato l'efficacia della polidatina (sia topica che in combinazione con terapia sistemica) nel ridurre il prurito e migliorare le lesioni cutanee in pazienti con dermatite atopica moderata-severa.
Malattie infiammatorie intestinali (es. IBS): Studi preliminari suggeriscono un potenziale nel sopprimere lo stress ossidativo e l'infiammazione intestinale.
Danno da radiazioni: Uno studio in vivo ha mostrato che la polidatina è in grado di alleviare le lesioni indotte dalle radiazioni.
Patologie articolari: Può proteggere la cartilagine articolare dai danni infiammatori e ossidativi.
Sindrome di Down:
Ricerche recenti, anche condotte dal CNR, suggeriscono che la polidatina possa contrastare alcuni deficit associati alla sindrome di Down, in particolare migliorando l'attività bioenergetica dei mitocondri e riducendo lo stress ossidativo nelle cellule.
Biodisponibilità e sicurezza
Un aspetto importante della polidatina è la sua maggiore biodisponibilità rispetto al resveratrolo. Il legame con il glucosio facilita il suo assorbimento e trasporto attivo all'interno delle cellule, dove può essere convertita in resveratrolo.
Per quanto riguarda la sicurezza, gli studi pre-clinici e alcune osservazioni in studi clinici non hanno finora evidenziato tossicità o effetti collaterali significativi. Tuttavia, è importante sottolineare che la maggior parte delle ricerche sono ancora a livello pre-clinico o in fasi iniziali di studi clinici, e sono necessarie ulteriori ricerche, in particolare studi clinici su larga scala, per confermare l'efficacia e la sicurezza della polidatina nell'uomo per le diverse condizioni.
In conclusione, la polidatina è una molecola promettente con un ampio spettro di attività biologiche, in particolare antiossidanti e antinfiammatorie. La ricerca scientifica sta esplorando attivamente il suo potenziale in diverse aree della medicina, ma sono ancora necessari ulteriori studi clinici rigorosi per definire appieno il suo ruolo terapeutico.
Bibliografia:
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NOTE VARIE
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Sembra che le radici di questa pianta contengano resveratrolo in quantità 400 volte superiore all'uva ma anche un altro importante glucoside, la polidatina, oggetto di molte importanti ricerche.
Negli Stati Uniti viene prodotto un miele monoflora da questa pianta e viene chiamato impropriamente Miele di Bamboo.
Gli steli giovani sono commestibili ma aspri per il loro contenuto di acido ossalico (vedi le avvertenze).
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BIBLIOGRAFIA, WEBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB Zhang H, Yu CH, Jiang YP, Peng C, He K, Tang L, Protective effects of polydatin from Polygonum cuspidatum against carbon tetrachloride-induced liver injury in mice, PLoS One, 2012 Kimura Y, Okuda H, Resveratrol isolated from Polygonum cuspidatum root prevents tumor growth and metastasis, Journal of Nutritional Biochemistry, 2001 |
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