FITOALIMURGIA (uso in cucina) | Si rimanda a rubriche più complete data la grande varietà di preparazioni possibili nell'uso alimentare. |
UTILE DA SAPERE | DROGHE ATTIVE SUL FEGATO Le varie patologie del fegato e della cistifellea portano a una insufficiente produzione o alterato rilascio di bile o alla formazione di calcoli nelle vie biliari oppure a una sofferenza delle cellule epatiche. Le droghe attive sui meccanismi biliari e sul fegato vengono chiamate a) Coleretici, se producono un aumento del succo biliare e si suddividono in: - Coleretici veri, se aumentano la secrezione dei costituenti biliari (Carciofo, Curcuma, Combreto, Calendula, Melanzana, Enula, Tarassaco); - Idrocoleretici, se aumentano la secrezione del componente acquoso biliare aumentando la fluidità (Lavanda, Menta, Melissa, Timo). b) Colaghoghi, se accelerano il deflusso dal fegato alla cistifellea o da questa nell'intestino e possono essere suddivise in: - Fluidificanti della bile, se accelerano il deflusso abbassandone la viscosità (Boldo); - Colecistocinetici, se aumentano l'escrezione della bile stimolando le contrazioni della cistifellea (Boldo, Carciofo, Rabarbaro, Tuorlo d'uovo, Olio d'oliva). c) Protettivi o detossicanti del fegato, se contribuiscono a normalizzare la struttura delle biomembrane dell'epatocita, migliorandone la funzione (Cardo mariano, Melanzana, Rosmarino). d) Preventivi della calcolisi biliare o epatica e da impiegarsi per l'espulsione di piccoli calcoli (microlitiasi). I calcoli possono formarsi nella cistifellea (calcolosi biliare colecistica) o, più raramente, nei condotti biliari (calcolosi biliare epatica). Il sintomo caratteristico è la colica prodotta dalle contrazioni attraverso le quali l'organismo tenta di eliminare il calcolo spingendolo nell'intestino. Le erbe utili ad azione colagoga-coleretica e fluidificante sono: Boldo, Combreto, Carciofo. Anche e soprattutto l'olio d'oliva, assunto a digiuno a dose di 1-4 cucchiai, è utile alla espulsione di piccoli calcoli. Attenzione, comunque a questo tipo di automedicazione perché in questa patologia, molto spesso è più utile non 'smuovere' il calcolo che potrebbe andare ad ostruire le vie biliari procurando una situazione risolvibile solo con trattamento chirurgico di urgenza. Tratto da: Marzio Pedretti "L'erborista moderno" |
ANNOTAZIONI Fra le più note varietà di melanzane consumate in Italia troviamo:
- la Black Beauty, di forma ovale e di colore viola scuro;
- la Gigante bianca di New York, dal frutto enorme, bianco sfumato di violetto con caratteristica forma a borsetta;
- la Larga Morada, di colore rosato striata di viola e dal gusto delicato;
- la Precoce di Barbentane, di forma allungata;
- la Violetta di Napoli, dalla forma allungata e dal sapore più forte e piccante;
- la Bianca ovale, pianta vigorosa e rustica adatta a vari ambienti climatici, che produce frutti di colore bianco avorio, di forma ovale, con pochi semi; è poco coltivata in Italia;
- la Tonda comune di Firenze (o 'Melanzana violetta pallida'), si è imposta sul mercato di Firenze per i suoi frutti rotondeggianti a polpa tenera, compatta e poco acida e con pochissimi semi, dalla buccia viola chiaro caratteristica;
- la Violetta lunga migliorata delle cascine, pianta vigorosa molto produttiva, dal frutto allungato, violetto un po' claviforme;
- la Violetta lunga palermitana con frutto di grande dimensioni, allungato, claviforme, di colore violetto scuro;
- la Violetta nana precoce con frutto più piccolo delle precedenti ma molto precoce.
Le melanzane rotonde sono perfette per le preparazioni che necessitano di essere cotte a fette, quelle allungate sono indicate per farle ripiene.
Al momento dell'acquisto delle melanzane bisogna far attenzione che il picciolo sia ancora attaccato, di colore verde brillante e senza parti secche; la buccia deve essere liscia e tesa priva di ammaccature, parti nere o ammuffite, e la polpa soda: la presenza di una protuberanza alla base della melanzana, indica che la polpa è compatta e con pochi semi.
Le melanzane possono essere conservate in frigorifero, nel cassetto delle verdure per 4-5 giorni (meglio se integre e con il picciolo), oppure congelate a fette dopo essere state sbollentate in acqua
Tratto da GialloZafferano
A prescindere da intolleranze alimentari che tutte le solanacee potenzialmente possono provocare, la melanzana è uno degli alimenti ideali per le diete a basso regime calorico in quanto priva di proteine, glucidi e zuccheri ma ricca di potassio, vitamine A e C, acqua, fosforo, tannino e calcio. |
BIBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB
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