Scheda completa dell'erba

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IPERICO
Hypericum perforatum L.





LEGGERE LA SCHEDA IN TUTTE LE SUE SEZIONI PER UNA CORRETTA INFORMAZIONE SULLE PRECAUZIONI D'USO

CLASSIFICAZIONE

Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo)
Regno: Plantae
Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari)
Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi)
Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori)
Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni)
Sottoclasse: Rosidae
Ordine: Theales
Famiglia: Hypericaceae
Tribù: Hypericeae

NOMI POPOLARI E INTERNAZIONALI
Pilatro, Cacciadiavoli, Erba di S Giovanni, Millebuchi, Erba dell´olio rosso, Erba trona, St. John´s wort, Millepertuis, Klamath weed, Goatweed, Johanniskraut, Amber, äkta johannesört, äkta mannablod, Balsana, Bassant, Binbirdelikotu, Blutkraut, Casse-diable, Castellas

SINONIMI DEL NOME BOTANICO
Hypericum officinale (Gater), Hypericum vulgare, Androsemum minus Gsn. Col., Hypericum perforatum (var. linearifolium, angustifolium Auct. It., microphyllum), Hypericum perfoliatum var. veronense Schrk., Hypericum veronense

DESCRIZIONE BOTANICA
PIANTA ERBACEA PERENNE, RARAMENTE ANNUA, ANCHE SUB-FRUTICOSA CON FIORI GIALLI LARGHI 2-5 CM

COLORI OSSERVATI NEL FIORE
________ GIALLO
________ GIALLO-ARANCIO
________ GIALLO-DORATO


DROGA UTILIZZATA
SOMMITÀ FIORITE RACCOLTE DA APRILE A AGOSTO

PRINCIPI ATTIVI
Olio essenziale contenente terpeni, olio fisso, tannino catechico, flavonoidi ipericina, rutina, quercitina, biflavoni, iperfolina, procianidine, resina.

TOSSICITÀ
BASSA

CONTROINDICAZIONI
APPORTO GIORNALIERO DI IPERICINA NON SUPERIORE A 0,7 MG. RAPPORTO IPERFORINE/IPERICINA NON SUPERIORE A 7, COMPRENDENDO NELLA VOCE “IPERFORINE” LA SOMMA DELL’IPERFORINA E DELL’ADIPERFORINA PRESENTI NELL’ESTRATTO. AVVERTENZE SUPPLEMENTARI: SE SI ASSUMONO DEI FARMACI, PRIMA DI UTILIZZARE IL PRODOTTO CHIEDERE IL PARERE DEL MEDICO PERCHÈ L’ESTRATTO DI IPERICO PUÒ INTERFERIRE SUL LORO METABOLISMO INIBENDONE ANCHE L’ATTIVITÀ. L’ESTRATTO DI IPERICO È CONTROINDICATO IN ETÀ PEDIATRICA E NELL’ADOLESCENZA.
EVITARE L'USO IN GRAVIDANZA IN QUANTO INIBITORE DELLE MAO STIMOLA LE CONTRAZIONI UTERINE.

AVVERTENZE
L'IPERICO POTENZIA GLI EFFETTI FARMACOLOGICI DEI FARMACI ANTIDEPRESSIVI DI SINTESI E DETERMINA LA COMPARSA DELLA SINDROME SEROTONINERGICA (AGITAZIONE, CONFUSIONE MENTALE, IPOMANIA, TURBE DELLA PRESSIONE ARTERIOSA, TACHICARDIA, BRIVIDI, IPERTERMIA, TREMORI, RIGIDITÀ, DIARREA). NON SONO DESCRITTE INTERAZIONI CON BENZODIAZEPINE. AGISCE COME INDUTTORE ENZIMATICO SUL SISTEMA MICROSOMIALE EPATICO (CITOCROMO P450) INTERFERENDO SULLA FARMACOCINETICA DI ALCUNI FARMACI. IN PARTICOLARE RIDUCE L'EFFICACIA (PER AUMENTO DEL LORO CATABOLISMO EPATICO) DI: TEOFILLINA, DIOSSINA, ANTICOAGULANTI ORALI (FENCROPUMONE), CICLOSPORINA, INDINAVIR, ESTROPROGESTINICI. CON LO STESSO MECCANISMO D'AZIONE L'IPERICO POTREBBE INTERFERIRE SUL METABOLISMO DI ALTRI FARMACI (VEDI "INTERAZIONI O INCOMPATIBILITÁ" E "NOTE DI FITOTERAPIA" NELLA SCHEDA). LA CESSAZIONE DELLA TERAPIA CON IPERICO PUÒ PORTARE A UN RAPIDO INCREMENTO DEI FARMACI SUDDETTI SE SOMMINISTRATI INSIEME ALL'IPERICO STESSO.
TRATTO DA: F.FIRENZUOLI - FITOTERAPIA - ED. MASSON

INTERAZIONI O INCOMPATIBILITÀ
CARBAMAZEPINA
CHINIDINA
DILTIAZEM
FARMACI ANTI AIDS
FARMACI ANTIDEPRESSIVI
FARMACI ANTIMICOTICI
FARMACI CHEMIOTERAPICI
FARMACI CONTRACCETTIVI ORALI
FLUOXETINA
FLUTAMIDE
NIFEDIPINA
PAROXETINA
PSICOFARMACI
RESERPINA
TAMOXIFENE
TEOFILLINA
TOLBUTAMIDE
TORASEMIDE
WARFARIN

ATTIVITÀ TERAPEUTICA
DIPENDENTE DALLE SPECIFICHE E DALLE FORME TERAPEUTICHE

ORGANI INTERESSATI DALL'AZIONE FITOTERAPICA
ANO
APPARATO URO-GENITALE
BOCCA
BRONCHI E BRONCHIOLI
CAPEZZOLI E AREOLE
GONADI (TESTICOLI E OVAIE)
INTESTINO
MUCOSE
NERVI E TRONCHI NERVOSI
ORGANI DIGESTIVI
ORGANI E-O TESSUTI DI VARI DISTRETTI CORPOREI
ORGANI SESSUALI E RIPRODUTTIVI
ORGANI UDITIVI
PENE
POLMONI
SENO - GHIANDOLE MAMMARIE
SISTEMA CIRCOLATORIO
SISTEMA IMMUNITARIO
SISTEMA NERVOSO AUTONOMO (NEUROVEGETATIVO)
SISTEMA NERVOSO CENTRALE
SISTEMA NERVOSO ENTERICO
STOMACO
TESSUTO CUTANEO
TESTA
TESTICOLI
TUBO GASTRO-ENTERICO
UTERO
UTERO E OVAIE
VAGINA
VASI SANGUIGNI
VASI SANGUIGNI CAPILLARI
VESCICA URINARIA
VIE RESPIRATORIE

PROPRIETÀ E INDICAZIONI
ooKAFRODISIACO
ooKHERPES SIMPLEX 1 (LABIALE)
ooKIMPOTENZA SESSUALE
ooKMENOPAUSA E CLIMATERIO (TURBE E DISTURBI VARI)
ooKNEVRALGIE
ooKRIEPITELIZZANTE
ooKSINDROME PREMESTRUALE
ooKUSTIONI E SCOTTATURE [ANCHE SOLARI O DA FREDDO]
ooKVERTIGINI
?AIDS
+++ACUFENE
+++COSMETICO
+++DEPRESSIONE NERVOSA O PSICHICA
+++ERITEMI E ERITEMA SOLARE
+++IMMUNOSTIMOLANTE IMMUNOMODULANTE
+++INFEZIONI (GASTROINTESTINALI)
+++INFEZIONI (VIRALI DA RETROVIRUS)
++ANALGESICO (GASTRICO)
++ANSIA E AGITAZIONE NERVOSA
++ANTISETTICO
++CICATRIZZANTE O VULNERARIO
++FRAGILITÀ CAPILLARE (APP.CIRCOLATORIO)
++GASTRALGIA O MAL DI STOMACO
++GASTRITE
++GASTROPROTETTORE
++HIV
++INFIAMMAZIONI (APPARATO URO-GENITALE)
++INSONNIA
++RAGADI AL SENO
++RAGADI ANALI
++SEDATIVO O CALMANTE SISTEMA NERVOSO CENTRALE
++SOLARE (PROTETTIVO)
++ULCERA (PEPTICA - GASTRICA - DUODENALE)
++VASOPROTETTORE CAPILLAROTROFO
+BULIMIA
+DERMATOSI
+DERMOPURIFICANTE DERMOPROTETTIVO (USO ESTERNO)
+FOTOTOSSICO FOTOSENSIBILIZZANTE
+INFEZIONI (VIE RESPIRATORIE)
+IPERTENSIONE ARTERIOSA (IPOTENSIVO)
+IPNOTICO
+LESIONI CUTANEE - PIAGHE FERITE ABRASIONI E SCREPOLATURE (USO TOPICO)
+SIMPATICOLITICO
+VASODILATATORE

ERBE SINERGICHE
AVENA
CAMOMILLA MATRICARIA
ESCOLZIA
GINKGO BILOBA
GINSENG
GRIFFONIA

ESTRATTI
  • Iperico estratti oleosi e glicolici
    Al 2.5-5% Buono come linimento antiinfiammatorio. cicatrizzante. per ustioni. eritemi. ecc. Applicazioni locali [uso esterno]
  • Iperico Tisana
    Dose max. giornaliera: 2-4 g Infuso: 2 g in 150 ml di acqua bollente per 10 min. Decotto [uso esterno per impacchi]: al 10% 2 tazze al giorno
  • Iperico Tintura Madre
    Preparata dalla pianta intera fresca tit.alcol.65° Sostanzialmente inefficace in quanto contiene pochi principi attivi. L gtt 3 volte al giorno
  • Iperico Estratto secco standardizzato
    Titolo in flavonoidi [50%] e iperforina [5%] [Preferibile questo titolo a quello in ipericina 3%] 900 mg al giorno

  • TISANE O COMPOSIZIONI
    SPENNELLATURE HERPES SIMPLEX

    NOTE DI FITOTERAPIA
    Studi recenti sui principi attivi dell´Iperico hanno evidenziato che l´ipericina può essere utile nel trattamento dei retrovirus e di: AIDS, HIV-1, Herpes simplex, CMG e influenza.
    Tuttavia può interagire con altri farmaci come alcuni antibiotici, antidepressivi, antiemicranici, contraccettivi orali, ecc.
    Per l'assunzione interna di Iperico è necessario, quindi, il parere del medico.
    L'erba di San Giovanni viene usata nel trattamento della depressione lieve e moderata. Quest'erba non possiede gli effetti anticolinergici degli antidepressivi triciclici né causa le disfunzioni sessuali associate all´uso degli inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs). Comunque, se è vero che ha meno effetti collaterali, sono numerose e potenzialmente gravi le sue interazioni farmacologiche. Spesso i risultati ottenuti dagli studi effettuati in vitro sull'erba di San Giovanni non hanno riscontro in vivo. Quest´erba inibisce molti isoenzimi del Citocromo P450, inclusi CYP2C9, CYP2D6, CYP3A4. Al contrario, in vivo, sembra esserne un induttore. Questa discrepanza è spiegabile per la presenza di un altro costituente dell'erba di San Giovanni: l'iperforina che interferisce sulla produzione degli enzimi metabolici. Sembra che l'iperforina si leghi ad un recettore nucleare chiamato il recettore del pregnano X, causando un aumento dell'espressione del gene che codifica per il CYP3A4. Questa attività, non osservabile in vitro, tende ad incrementare la disponibilità del CYP3A4 con un conseguente aumento del metabolismo dei farmaci che ne sono substrato. Per esempio l´erba di San Giovanni riduce la concentrazione serica di amitriptilina, substrato del CYP2C9, CYP2D6 e del CYP3A4. L'interazione farmacologica con l'erba di San Giovanni mediata dal CYP3A4 può essere fatale. Quando somministrato insieme con altri substrati del CYP3A4 come l'indinavir, l´iperico ne riduce la concentrazione serica e l'emivita. L'erba di San Giovanni partecipa alla pericolosa riduzione dei livelli serici di ciclosporina in pazienti trapiantati affetti da sindrome da rigetto acuto degli organi neotrapiantati. Anche in questo caso è chiamato in causa un aumento del metabolismo per induzione del CYP3A4 ma c´è anche un'alterazione di un trasportatore, la P-glicoproteina, che si traduce in modifiche dell'assorbimento e dell'eliminazione di molti farmaci. L'erba di San Giovanni inoltre, causa alterazioni del ciclo mestruale in donne che assumono contraccettivi orali anche se non è riportata nessuna gravidanza indesiderata. L'induzione del CYP3A4 aumenta il metabolismo dell'estradiolo e di tutti i corticosteroidi che sono substrato di quest´enzima. Quindi è necessario informare attentamente le donne che usano quest'erba insieme a contraccettivi orali, che l´effetto contraccettivo di questi ultimi potrebbe essere ridotto, invitandole ad usare altri metodi anti-concezionali. La carbamazepina non risente della contemporanea somministrazione dell'erba di San Giovanni, nonostante sia anch´essa metabolizzata dal CYP3A4, visto che l'autoinduzione del CYP3A4 da parte del farmaco è maggiore di quella dell'erba. È riportato un caso clinico che descrive un sindrome simil-serotoninergica causata dall'associazione di sertralina ed erba di San Giovanni, effetto probabilmente dovuto allo stimolo della secrezione di serotonina da parte degli antidepressivi che quindi non devono associasi all'erba di San Giovanni. Sia case report che esperimenti di laboratorio svelano che l'erba di San Giovanni causa, attraverso l´induzione della p-glicoproteina, una riduzione del 18-25% dei livelli serici di digossina. Quest'induzione è confermata da uno studio di due settimane su otto volontari nei quali fu riscontrato un aumento dell'espressione della p-glicoproteina a livello duodenale.

    Per informazioni dettagliate e bibliografia vedi il sito www.farmacovigilanza.org da cui sono tratte queste note.

    Hypericum perforatum, una nuova arma contro l'Alzheimer?
    Da uno studio dei ricercatori dell'Istituto di Biofisica del Cnr di Pisa (IBF-Cnr), pubblicato in ottobre 2008 sulla rivista internazionale FEBS Letters, i ricercatori Antonella Sgarbossa e Francesco Lenci, assieme allo studente Dario Buselli, hanno eseguito uno studio in vitro utilizzando tecniche di spettroscopia ottica a stato stazionario (scattering, fluorescenza, dicroismo circolare). E' stato dimostrato che l'ipericina, tramite interazioni intermolecolari di tipo aromatiche/idrofobiche, può associarsi ai precursori delle fibrille mature, inibendo la loro formazione. Quindi risulta che l'ipericina può severamente perturbare i processi di polimerizzazione dei peptidi beta-amiloidi responsabili dell'insorgere del morbo di Alzheimer.

    Da: www.molecularlab.it


    Sorveglianza alle reazioni avverse
    PIANTA SEGNALATA

    UTILE DA SAPERE
    PIANTE CON FUROCUMARINE
    Le sostanze furocumariniche, note anche come psoraleni, sono caratterizzate da un'azione fotosensibilizzante per la quale determinano eritema, abbronzamento o pigmentazione cutanea dopo l'esposizione ai raggi solari. Per questo sono utili in terapia. Se usate con luce ultravioletta a bassa frequenza, sono efficaci nel trattamento di psoriasi, vitiligo e micosi fungine. Pare che possano indurre il cancro della pelle ma le opinioni del mondo scientifico non sono concordi. Di sicuro le furocumarine possono portare a un alterazione del DNA cellulare, pertanto è bene non esporsi alla luce solare dopo essere venuti in contatto o aver usato sulla cute estratti delle piante contenenti questi principi attivi. + assolutamente sconsigliato l'uso cosmetico e abbronzante di essenze di agrumi, Lime e Bergamotto, che, nel migliore dei casi, possono provocare facilmente ustioni gravi della pelle (pare che l'olio di Arancio dolce, invece, non abbia attività fototossica). Altre piante ad azione fototossica sono: Appio, Spondilio, Ruta, Sedano selvatico, Iperico (vedere i riferimenti bibliografici).
    Tratto da: Benigni-Capra-Cattorini "Piante medicinali - Chimica Farmacologia e Terapia"; A.Y. Leung & S. Foster "Enciclopedia delle piante medicinali"

    ANNOTAZIONI
    Secondo le leggende popolari la pianta avrebbe potere contro fantasmi e altre manifestazioni diaboliche.
    L'olio "rosso" di Iperico ottenuto tradizionalmente in olio di oliva ha attività antiinfiammatorie e cicatrizzanti e può essere usato in modo sicuro sulla pelle.

    Per ottenere un buon olio di Iperico, raccogliete i fiori il 24 giugno (Solstizio d'Estate - notte di S.Giovanni) e, dopo averli sciacquati ed asciugati molto bene, metteteli in un recipiente di vetro ricoprendoli di olio di oliva, mandorle o girasole. Vanno lasciati al sole per tre settimane agitando il recipiente di tanto in tanto. L'olio si colorerà progressivamente di rosso. Infine filtrate bene e imbottigliate in recipienti più piccoli.



    BIBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB

       



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    Autore: E.De Leo

    Autore: Maurizio Trenchi

    Foto modificata per uso didattico. Gentile concessione delle Comunità montane Valli Nongia, Cevetta, Langa Cebana e Alta Val Tanaro - fungoceva.it

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