Scheda completa dell'erba

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ZAFFERANO
Crocus sativus L.





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CLASSIFICAZIONE

Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo)
Regno: Plantae
Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari)
Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi)
Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori)
Classe: Liliopsida (Monocotiledoni)
Sottoclasse: Liliidae
Ordine: Liliales
Famiglia: Iridaceae

NOMI POPOLARI E INTERNAZIONALI
Zafferano vero, Croco, Zafferano ambrosiano, Spanish Saffron, Saffron, Safran, Asfar, Azafrán, Açafrão, Fan-hung-hua

SINONIMI DEL NOME BOTANICO
Crocus officinalis Pers., Crocus autumnalis Smith.

HABITAT
Originario delle zone dell'Asia Minore e dell'Europa orientale. Viene oggi coltivato nel bacino del Mediterraneo in zone collinari calde e ben ventilate. Si adatta molto bene ai climi caratterizzati da piovosità media non molto alta. In Italia si hanno coltivazioni in Abruzzo, nelle Marche e in Umbria, nel Senese e in Sardegna. Lo zafferano necessita di un terreno di tipo calcareo-argilloso e siliceo, arricchito con stallatico maturo; deve infine essere dotato di un buon drenaggio.

DESCRIZIONE BOTANICA
PIANTA ERBACEA PERENNE CHE PRODUCE FOGLIE E FIORI IN AUTUNNO

FIORITURA O ANTESI
Ottobre, Novembre, Autunno

COLORI OSSERVATI NEL FIORE
________ AZZURRINO
________ AZZURRO-CHIARO
________ MALVA


PERIODO BALSAMICO
Ottobre, Metà Autunno

DROGA UTILIZZATA
STIMMI O STIGMI [CROCI STIGMATA F.U.]

SAPORE
METALLICO

TOSSICITÀ
BASSA

CONTROINDICAZIONI
A DOSI ELEVATE (OLTRE 5 G) PUÒ PROVOCARE EMORRAGIA E ABORTO, DIARREA SANGUINOLENTA, EPISTASSI E VERTIGINI. CONTROINDICATO IN GESTAZIONE.

ATTIVITÀ TERAPEUTICA
DIPENDENTE DALLE SPECIFICHE E DALLE FORME TERAPEUTICHE

ORGANI INTERESSATI DALL'AZIONE FITOTERAPICA
INTESTINO
ORGANI DIGESTIVI
ORGANI E-O TESSUTI DI VARI DISTRETTI CORPOREI
ORGANI GUSTATIVI
ORGANI SESSUALI E RIPRODUTTIVI
ORGANI UDITIVI
SANGUE
SISTEMA CIRCOLATORIO
SISTEMA ENDOCRINO
SISTEMA NERVOSO AUTONOMO (NEUROVEGETATIVO)
SISTEMA NERVOSO CENTRALE
SISTEMA NERVOSO ENTERICO
STOMACO
TESTA
TUBO GASTRO-ENTERICO
UTERO
UTERO E OVAIE
VIE RESPIRATORIE

PROPRIETÀ E INDICAZIONI
NooABORTO (ABORTIVO)
+++AMENORREA E IPOMENORREA
+++AROMATIZZANTE
+++CONDIMENTO O SPEZIA
+++DISMENORREA E OLIGOMENORREA
+++DOLORI MESTRUALI
+++EMMENAGOGO
++AFRODISIACO
++ANTIAGGREGANTE PIASTRINICO
++CARMINATIVO - ANTIFERMENTATIVO
++DIGESTIVO EUPEPTICO STOMACHICO
++DISPEPSIA O CATTIVA DIGESTIONE
++IMPOTENZA SESSUALE
++INSUFFICIENZA DI OSSIGENAZIONE DEL PLASMA
++METEORISMO FLATULENZA E FERMENTAZIONI INTESTINALI
++SPASMOLITICO UTERINO
+ANSIA E AGITAZIONE NERVOSA
+EMOLITICO
+INSONNIA
+OTITE
+SEDATIVO O CALMANTE SISTEMA NERVOSO CENTRALE
+SPASMI E DOLORI SPASMODICI DI VARIA NATURA
+TOSSE
+TUSSIFUGO

Proprietà antitumorali per Crocus sativus L.

ERBE SINERGICHE
MIRRA
VANIGLIA

ESTRATTI
  • Zafferano Tisana
    Infuso: 2 g per lt per 15 min.Polvere: 250 mg per cps - 1 cps 2-3 volte al giorno per la settimana che precede il ciclo mestruale.
  • Zafferano Tintura Madre
    Preparata dagli stimmi essiccati tit.alcol.80° XXX gtt 3 volte al giorno

  • NOTE DI FITOTERAPIA
    La dose massima giornaliera è di 1 -5 g (nessun rischio). La dose abortiva è di 10 g. La dose letale di 20 g. Altri usi in fitoterapia sono stati abbandonati anche perché non riscontrati scientificamente.

    UTILE DA SAPERE
    PIANTE PER LE DISFUNZIONI SESSUALI
    "Ma che cos'è un afrodisiaco? A questa domanda, secondo una ricerca condotta in Francia nel 1990, la maggior parte degli uomini ha risposto che le sostanze afrodisiache servono ad aumentare la perfomance sessuale, mentre per la maggior parte delle donne servono ad aumentare il desiderio. Qualcuno infine pensa che aumentino il piacere. Anche se differenti, ciò che accomuna queste risposte è la ricerca del plus jouir. La pianta ideale per il suo potere afrodisiaco sarebbe quindi quella in grado di favorire il ciclo dell'amore: desiderio, seduzione e realizzazione del piacere. Il desiderio, ad esempio, è risvegliato in noi attraverso i sensi, e l'olfatto indubbiamente gioca un ruolo molto importante. Molte sostanze, da sempre considerate come afrodisiache, lo sono innanzitutto per il loro odore: pepe, tabacco, vaniglia, ylang-ylang, zenzero, zafferano, vetiver, cannella, geranio.
    Fra le piante che sono considerate afrodisiache per eccellenza meritano di essere segnalate: Eleuterococco, Damiana, Ginseng, Catuaba, Suma, Epimedium, Salvia, Rosmarino, Santoreggia, Menta, Guaranà, Zenzero, ecc.
    Per l'azione antiastenica, infine, si ricordano: alghe (Fucus, Laminarie), bevande eccitanti (Caffè, Tè, Mate), bevande toniche come la Rosa cherokee, cereali, frutta fresca, frutta secca, verdure (Carota, Cicoria, Crescione, Spinaci) ecc. La fitoterapia pertanto, anche se non in chiave miracolistica, può offrire un valido ausilio, con un miglioramento notevole dei sintomi, soprattutto se inserita in una strategia di trattamento più generale. Le piante da sole infatti non sono in grado di migliorare la sessualità di una coppia che ha occultato la propria seduzione o che, comunque, non riesce più a comunicare: per entrare nel ciclo del piacere, infatti, bisogna poter comunicare".
    Ma ora classifichiamo le piante afrodisiache in:
    a) afrodisiaci spinali sacrali, quando stimolano il centro parasimpatico sacrale che controlla il meccanismo dell'erezione (Damiana, Ginseng, Yohimbehe, Noce vomica);
    b) afrodisiaci riflessogeni genito-urinari, quando agiscono con azione irritante delle vie urinarie e genitali che, per riflesso, esercitano una esaltazione del centro dell'erezione (Echinacea);
    c) afrodisiaci encefalici o psicogeni, quando agiscono sui centri nervosi encafalici provocando lo stimolo dell'appetito sessuale (gli eccitanti del sistema nervoso centrale).
    Gli anafrodisiaci che, invece, calmano un appetito sessuale troppo intenso ed eccessivo, sintomo anch'esso di squilibrio della sfera sessuale, sono: Salice bianco, Ninfea, Luppolo e Lattuga virosa.
    Tratto da: Enrica Campanini "Dizionario di fitoterapia e piante medicinali"; A.Y. Leung & S. Foster "Enciclopedia delle piante medicinali"; Marzio Pedretti "L'erborista moderno"

    ANNOTAZIONI
    Lo Zafferano ha parecchie varietà. In commercio se ne indica la provenienza. Per fare un chilo di Zafferano occorrono da 100.000 a 140.000 fiori [per questo ha la fama di essere la spezia più costosa]. La sofisticazione più frequente è quella effettuata con gli ´stili´ o ´femminelle´ dello stesso Zafferano (che sono gialli) con fibre di canapa colorate, con Cartamo, Calendola ecc. o stimmi di altre specie di Crocus. Il colore dello Z. non è solubile in olio, in alcool o in benzina ma solamente in acqua.



    BIBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB

       



    Hermann Adolph Köhler (1834-1879)

    Autore: Maurizio Trenchi


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