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rev. 15-09-2025 |
CARDAMOMO DEL MALABAR |
LEGGERE LA SCHEDA IN TUTTE LE SUE SEZIONI PER UNA CORRETTA INFORMAZIONE SULLE PRECAUZIONI D'USO
CLASSIFICAZIONE Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo) Regno: Plantae Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari) Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi) Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori) Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni) Sottoclasse: Commelinidae Ordine: Zingiberales Famiglia: Zingiberaceae |
NOMI POPOLARI E INTERNAZIONALI... ⇩ ⇧Piccolo cardamomo del Malabar, Cardamon, Kardamom, kardemom, Cardamome, Cardamom seed, Kardamom, Bastard cardamom, Cardamon, Bhunje elaichi, Ela, Elachi, Yelam, Hal |
SINONIMI DEL NOME BOTANICO... ⇩ ⇧Alpinia Cardamomum (L.) Roxb., Amomum Cardamomum L, Amomum Cardamon L., 1753, Amomum Ensal Raeusch, Amomum Racemosum Lam, Amomum Repens Sonn, Amomum Uncinatum Stokes, Cardamomum Elletari Garsault, Cardamomum Malabaricum Pritz, Cardamomum Minus (Gaertn.) Kuntze, Cardamomum Officinale Salisb, Cardamomum Verum Oken, Elettaria Cardamomum Var. Minor Watt, Elettaria Cardamomum Var. Minus Watt, Elettaria Cardamomum Var. Minuscula Burkill, Elettaria Repens Baill, Matonia Cardamomum (L.) Stephenson & J.M.Churchill, Zingiber Cardamomum (L.) Stokes, Zingiber Minus Gaertn. |
DESCRIZIONE BOTANICA... ⇩ ⇧PIANTA ERBACEA PERENNE CON RIZOMI STRISCIANTI E PSEUDOFUSTI ERETTI FORMATI DALLE GUAINE FOGLIARI, CHE RAGGIUNGONO ALTEZZE DI 2-4 METRI. LE FOGLIE SONO ALTERNE, LANCEOLATE O OBLUNGHE, GRANDI (FINO A 60 CM DI LUNGHEZZA), DI COLORE VERDE BRILLANTE E AROMATICHE. I FIORI SONO ERMAFRODITI, PORTATI IN RACEMI PENDULI CHE EMERGONO DIRETTAMENTE DAL RIZOMA ALLA BASE DELLO PSEUDOFUSTO. OGNI FIORE HA UN CALICE TUBOLARE A TRE LOBI, UNA COROLLA TUBOLARE A TRE LOBI VERDASTRI O BIANCASTRI E UN LABELLO CENTRALE BILOBATO CON STRIATURE VIOLA. L'OVARIO È INFERO E TRICARPELLARE. IL FRUTTO È UNA CAPSULA TRICARPELLARE OVALE O GLOBOSA, DI COLORE VERDE CHIARO O GIALLASTRO, CONTENENTE NUMEROSI SEMI PICCOLI, AROMATICI E BRUNASTRI. |
COLORI OSSERVATI NEI FIORI |
________ BIANCO |
________ LILLÀ |
FIORITURA O ANTESI... ⇩ ⇧PRIMAVERA-ESTATE (APRILE-LUGLIO), CON PICCHI A MAGGIO-GIUGNO NEI CLIMI TROPICALI UMIDI |
HABITAT... ⇩ ⇧Originaria delle foreste pluviali umide e ombrose dei Ghati occidentali nell'India meridionale e dello Sri Lanka. Cresce tipicamente sotto la fitta copertura arborea, in terreni ricchi di humus, ben drenati e leggermente acidi, ad altitudini comprese tra i 600 e i 1500 metri sul livello del mare. Predilige un clima caldo e umido con precipitazioni abbondanti e temperature relativamente stabili. A causa della sua elevata richiesta di condizioni ambientali specifiche, la sua coltivazione è concentrata principalmente nelle regioni montuose tropicali con caratteristiche simili al suo habitat naturale, come il Guatemala, che è diventato uno dei principali produttori mondiali, e altre zone dell'Asia sudorientale. |
DISTRIBUZIONE IN BASE ALLE OSSERVAZIONI UMANE |
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TEMPO BALSAMICO... ⇩ ⇧AUTUNNO (OTTOBRE-DICEMBRE) |
DROGA UTILIZZATA... ⇩ ⇧SEMI (SEMINA) CONTENUTI ALL'INTERNO DEI FRUTTI (CAPSULE) ESSICCATI. TALVOLTA VENGONO UTILIZZATE LE INTERE CAPSULE |
AROMI DELLA DROGA... ⇩ ⇧FORTE, AROMATICO, DOLCE-SPEZIATO, CALDO E PUNGENTE, CON NOTE CANFORACEE E BALSAMICHE DI LIMONE E SPEZIE |
SAPORI DELLA DROGA... ⇩ ⇧AROMATICO, LEGGERMENTE PICCANTE, DOLCE E CALDO, CON UN RETROGUSTO CHE RICORDA IL LIMONE O IL MENTOLO |
PRINCIPI ATTIVI... ⇩ ⇧Oli essenziali (1,8-cineolo, alfa-terpineolo, beta-pinene, sabinene, mircene, limonene, linalolo, acetato di linalile), flavonoidi (quercetina, apigenina, luteolina), acidi fenolici (acido caffeico, acido ferulico), tannini, amidi, proteine, minerali (potassio, calcio, magnesio). |
*Note e Bibliografia relativa a proprietà e indicazioni |
ESTRATTI E INTEGRATORI STANDARDIZZATI... ⇩ ⇧1 Estratto secco (4:1 - 5:1) Descrizione: È uno degli estratti più comuni e versatili. Rappresenta una forma concentrata dove 4-5 kg di droga (semi) vengono concentrati per ottenere 1 kg di estratto. Questo processo mira a standardizzare il contenuto di componenti attivi, sebbene il titolo specifico possa variare in base al produttore e all'estrazione utilizzata. Standardizzazione: Spesso standardizzato in oli volatili totali (min. 4-5%) o in 1,8-cineolo (eucaliptolo) e α-terpinil acetato, che sono tra i principali marker dei componenti volatili. Formulazioni: Disponibile principalmente in capsule o compresse, per un dosaggio preciso. Talvolta viene utilizzato anche in formulazioni in polvere per miscele. Posologia: Uso generale/digestivo: 250 - 500 mg, 1-2 volte al giorno prima dei pasti. Supporto metabolico (glicemia, lipidi): 500 mg, 2-3 volte al giorno . Vantaggi: Facilità di dosaggio, stabilità, buona biodisponibilità. Dosaggio basato su studi che hanno utilizzato circa 3 g al giorno di polvere di cardamomo, equivalente all'estratto. 2 Olio essenziale puro Descrizione: Ottenuto per distillazione in corrente di vapore dei semi frantumati. È il cuore aromatico e terapeutico della pianta, ricchissimo in composti volatili. La resa è generalmente bassa, intorno al 4-7% . Composizione e Titolazione: Deve essere caratterizzato da un profilo chemotipico specifico. I componenti principali da titolare sono: α-terpinil acetato (30-50%) 1,8-cineolo (eucaliptolo) (20-35%) linalolo (2-8%) limonene (2-6%) Formulazioni: Venduto in flaconcini di vetro scuro con contagocce. Viene spesso incorporato in softgel per uso interno o utilizzato per uso topico e inalatorio. Posologia: Uso interno (solo sotto controllo professionale): 1-2 gocce, diluite in un cucchiaino di miele, olio o su una zolletta di zucchero, massimo 2 volte al giorno. L'uso interno puro è sconsigliato per il rischio di irritazione delle mucose. Uso inalatorio (per affezioni respiratorie): 2-3 gocce in acqua calda per suffumigi. Uso topico (dolori muscolari, massaggio): Diluire al 2-3% in un olio vettore (circa 10-15 gocce per 30 ml di olio di mandorle/jojoba). Avvertenze: L'olio essenziale è molto potente. Non superare le dosi consigliate. Non utilizzare puro sulla pelle o per via interna senza opportuna diluizione e competenza. Sconsigliato in gravidanza, allattamento, soggetti con gastrite, ulcera o calcoli biliari. 3 Estratto molle Descrizione: Meno comune degli altri, l'estratto molle ha una consistenza viscosa e un contenuto di umidità superiore all'estratto secco. Si ottiene evaporando parzialmente il solvente di estrazione (es. etanolo acquoso) senza portare a completa secchezza. Standardizzazione: Solitamente standardizzato in modo simile all'estratto secco, con un rapporto di estrazione definito (es. 2:1 o 3:1) e un contenuto noto di oli volatili. Formulazioni: Utilizzato principalmente dall'industria per la produzione di capsule molli (softgel) o per incorporare in sciroppi e tonici, dove la sua consistenza è vantaggiosa. Posologia: La posologia è tipicamente equivalente a quella dell'estratto secco, ma va calibrata sulla base del rapporto di estrazione specificato in etichetta. Seguire le indicazioni del produttore. 4 Tintura madre (Estratto idroalcolico) Descrizione: Preparazione liquida ottenuta per macerazione a freddo dei semi frantumati in una soluzione di etanolo e acqua (solitamente a titolo alcolico del 50-60% vol.). Il rapporto droga/solvente è tipicamente 1:10 (100 g di droga per 1000 ml di solvente). Standardizzazione: Non sempre titolata in principi specifici, ma il titolo alcolico garantisce l'estrazione sia dei componenti idrofili (es. polisaccaridi) che di quelli lipofili (componenti dell'olio essenziale). Formulazioni: Liquido in bottiglie scure con contagocce. Posologia: Uso digestivo/antispasmodico: 30-40 gocce in poca acqua, 2-3 volte al giorno, 15 minuti prima dei pasti. Uso come aromatizzante/tonico: 15-20 gocce direttamente in poca acqua o su una zolletta di zucchero. 5 Polvere micronizzata dei semi Descrizione: Semplicemente i semi essiccati e macinati finemente. Sebbene non sia un estratto concentrato, è una forma tradizionale e efficace, purché di alta qualità e conservata correttamente per preservare l'olio essenziale volatile. Standardizzazione: La standardizzazione è difficile. La qualità dipende dalla freschezza dei semi e dalla corretta conservazione (contenitori ermetici, al riparo da luce e calore). Dovrebbe avere un aroma intenso e caratteristico. Formulazioni: Venduta in barattoli o sacchetti sottovuoto. Utilizzata per preparare tisane, ma anche per incapsulamento. Posologia: Tisana: 1-2 grammi (circa ½ - 1 cucchiaino raso) di polvere per tazza d'acqua bollente. Infondere per 10 minuti coperto, filtrare. Bere 2-3 tazze al giorno. Incapsulata: 500 mg per capsula. Assumere 1-2 capsule, 2-3 volte al giorno con acqua. 6 Formulazioni sinergiche Il cardamomo è spesso abbinato ad altre piante per potenziarne effetti specifici. Ecco alcuni esempi comuni: Digestione complessa (con Finocchio, Coriandolo, Zenzero): Le capsule contengono spesso un mix di estratti secchi standardizzati. Posologia suggerita: 1 capsula contenente 200-300 mg di estratto di cardamomo, prima dei pasti principali. Controllo glicemico/metabolico (con Cannella, Fieno greco, Zafferano): Studi clinici hanno utilizzato combinazioni simili . Posologia suggerita: Seguire le indicazioni del produttore, che spesso si basano sui dosaggi degli studi (es. 1-3 g totali di mix di spezie al giorno). Supporto respiratorio (con Eucalipto, Timo, Pino): In sciroppi o per inalazione (oli essenziali). Posologia suggerita: Per sciroppi, seguire il dosaggio in etichetta (es. 10 ml, 2 volte al giorno). Avvertenze Generali e Considerazioni sulla Sicurezza Qualità e Provenienza: Scegliere sempre prodotti di produttori affidabili che garantiscano la standardizzazione in principi attivi e l'assenza di contaminanti (metalli pesanti, pesticidi, aflatossine). La scelta dell'estratto di Elettaria cardamomum più adatto dipende dall'obiettivo terapeutico e dalla formulazione preferita: Per un uso digestivo generale e un'applicazione versatile, l'estratto secco in capsule o la tintura madre sono ottime scelte. Per un'azione più potente e mirata (es. antinfiammatoria, antibatterica), l'olio essenziale (usato con cautela e competenza) è insostituibile. Per chi preferisce un approccio tradizionale e delicato, la polvere dei semi per tisane è ideale. Il rispetto delle posologie consigliate, la scelta di prodotti di alta qualità e standardizzati e la consapevolezza delle controindicazioni sono i pilastri per un utilizzo sicuro ed efficace di questa straordinaria "Regina delle Spezie" in ambito fitoterapico. Bibliografia |
FORMULAZIONI BASATE SU EVIDENZE SCIENTIFICHE
1 Tisana Digestiva e Carminativa
Scopo: Contrastare dispepsia, meteorismo, crampi addominali e nausea.
Ingredienti:
Semi di cardamomo schiacciati: 1-2 g (circa 1 cucchiaino raso)
Acqua bollente: 200 ml
Opzionale per sinergia: Semi di finocchio (0.5 g) o Zenzero in polvere (0.3 g)
Preparazione: Versare l'acqua bollente sui semi schiacciati. Coprire e lasciare in infusione per 10-15 minuti. Filtrare.
Dosaggio: Bere una tazza dopo i pasti principali, fino a 3 volte al giorno.
Base Scientifica: L'infuso è la forma tradizionale e studi clinici hanno utilizzato con successo 3 g al giorno di polvere, equivalente a questa preparazione.
2 Tisana Metabolica (per Ipertensione e Metabolismo Glucidico)
Scopo: Supporto in caso di ipertensione lieve, pre-diabete e iperlipidemia.
Ingredienti:
Polvere di cardamomo: 1.5 g
Cannella in polvere (Cinnamomum verum): 1 g (sinergia per il controllo glicemico)
Acqua bollente: 250 ml
Preparazione: Mescolare le polveri nell'acqua bollente. Mescolare bene e lasciare in sospensione per 5-10 minuti. Bere senza filtrare per assumere le fibre.
Dosaggio: Una tazza al mattino a digiuno. Non superare la dose giornaliera.
Base Scientifica: Studi clinici hanno utilizzato 3 g/die di polvere di cardamomo per ottenere effetti ipotensivi e ipolipemizzanti. La cannella aggiunge un effetto sinergico sul controllo glicemico.
3 Tintura Madre per Spasmi Gastrointestinali
Scopo: Azione antispasmodica più concentrata e rapida per crampi addominali e coliche.
Ingredienti:
Tintura madre di cardamomo (estratto idroalcolico 1:10): Dosaggio standardizzato.
Dosaggio: 30 gocce in poca acqua, 2-3 volte al giorno, lontano dai pasti se si soffre di gastrite.
Base Scientifica: La tintura estrae efficacemente i principi attivi lipofili (olio essenziale) e idrofili. Il dosaggio si basa sulle monografie erboristiche e sull'uso tradizionale consolidato.
4 Gargarismo per Igiene Orale e Alitosi
Scopo: Contrastare l'alitosi, le infezioni orali e le gengiviti.
Ingredienti:
Semi di cardamomo schiacciati: 3 g
Acqua bollente: 150 ml
Opzionale: Chiodi di garofano (1 g) per potenziare l'effetto antibatterico.
Preparazione: Preparare un infuso concentrato con 10 minuti di infusione. Filtrare e lasciare raffreddare.
Dosaggio: Utilizzare per sciacqui e gargarismi della durata di 1-2 minuti, 2-3 volte al giorno dopo l'igiene dentale.
Base Scientifica: L'attività antibatterica dell'olio essenziale contro i batteri orali e i suoi effetti deodoranti sono ben documentati in studi in vitro.
5 Olio per Massaggio Antinfiammatorio Topico (Diluito)
Scopo: Alleviare dolori muscolari e articolari di lieve entità.
Ingredienti:
Olio essenziale di cardamomo puro: 5 gocce
Olio vettore (es. Olio di mandorle dolci o di jojoba): 15 ml (circa 1 cucchiaio)
Preparazione: Diluire accuratamente l'olio essenziale nell'olio vettore.
Dosaggio: Applicare localmente sulle zone doloranti con un leggero massaggio, 2 volte al giorno. Non utilizzare su pelle lesa o sensibile. Eseguire un test cutaneo su una piccola area prima dell'uso.
Base Scientifica: L'attività antinfiammatoria dei suoi componenti supporta questo uso topico. La diluizione al 2% è considerata sicura per la pelle.
6 Miscela Galattogoga (per uso tradizionale sotto controllo)
Scopo: Tradizionalmente utilizzata per supportare l'allattamento.
Ingredienti:
Cardamomo in polvere: 0.5 g
Finocchio in polvere (Foeniculum vulgare): 1.5 g
Cumino in polvere (Cuminum cyminum): 1 g
Asparago selvatico in polvere: 2 g (in una formulazione studiata)
Preparazione: Mescolare accuratamente le polveri. Una dose è circa 5 g di questa miscela.
Dosaggio: La miscela può essere incapsulata o sciolta in acqua calda. Assumere due volte al giorno. L'uso in allattamento deve essere approvato e monitorato da un professionista della salute.
Bibliografia
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ELISIR AMARI VINI (ALCOLICI) ⇩ ⇧1. Vino Speziato all'Ippocrasso (Preparazione Storica) Descrizione: L'ippocrasso è un vino speziato di origini medievali, antenato del moderno vin brulè. A differenza di quest'ultimo, veniva spesso consumato freddo, sfruttando il contenuto alcolico per riscaldare. Ingredienti: Vino rosso: 1 litro (es. un vino corposo come un Primitivo o un Nero d'Avola). Spezie: Un mix che include cardamomo (semi schiacciati), cannella in stecche, zenzero fresco, chiodi di garofano, noce moscata e pepe nero. Dolcificante: Miele (circa 1 cucchiaio). Preparazione: Schiacciare leggermente le spezie (in particolare i semi di cardamomo) in un mortaio per liberare gli aromi. Versare il vino in una pentola e aggiungere tutte le spezie e il miele. Metodo a freddo: Mescolare bene, coprire e lasciare in infusione per almeno 24 ore a temperatura ambiente, agitando occasionalmente. Successivamente, filtrare accuratamente con un colino a trama fine o un panno per rimuovere tutti i residui delle spezie. Metodo a caldo (alternativa): Portare il vino a leggera ebollizione, spegnere il fuoco e lasciare in infusione le spezie per 15-20 minuti. Filtrare prima di servire, caldo o freddo. Uso: Bevuto come digestivo a fine pasto o come bevanda rituale e socializzante. Storico rimedio per "riscaldare" il corpo. 2. Caffè Arabo (Qahwa) Descrizione: Non è un distillato ma una preparazione alcolica zero, profondamente radicata nella cultura e nel rituale sociale dei paesi arabi. Il caffè viene bollito con i semi di cardamomo. Ingredienti: Caffè: Polvere di caffè arabo (tostazione chiara e macinatura fine). Cardamomo: Semi freschi (circa 1 cucchiaino colmo per tazza). Acqua: Fredda. Opzionale: Zafferano per una versione più lussuosa. Preparazione: Aprire i baccelli di cardamomo e pestare leggermente i semi in un mortaio. Mettere l'acqua in una caffettiera tradizionale (dallah), aggiungere il caffè e il cardamomo pestato. Portare a ebollizione, lasciando sobbollire per pochi minuti. La tradizione vuole che venga portato a ebollizione per tre volte consecutive. Lasciare riposare un minuto per far depositare i fondi, quindi servire in tazze piccole senza manico. Uso: Simbolo di ospitalità, offerto agli ospiti in segno di benvenuto. È considerato tonico, digestivo e purificatore del sangue nella medicina tradizionale. 3. Applicazioni in Miscelazione Moderna (Cocktail) Il cardamomo è molto versatile in miscelazione e può essere trasformato in vari ingredienti per cocktail. Tintura Alcolica di Cardamomo: Preparazione: Macerare i semi di cardamomo (preferibilmente schiacciati) in alcol ad alta gradazione (es. alcool neutro a 95° o vodka) in un rapporto di 1:10 (peso/volume) per almeno 2-3 settimane. Agitare occasionalmente. Filtrare. Uso: Poche gocce (2-4) vengono utilizzate per aromatizzare cocktail a base di gin o vodka, aggiungendo note balsamiche, fresche e complesse. Si abbina splendidamente con agrumi e agrumi. Sciroppo di Cardamomo: Preparazione: Preparare uno sciroppo semplice con parti uguali di acqua e zucchero. Aggiungere 1-2 cucchiai di semi di cardamomo schiacciati per ogni tazza d'acqua. Portare a ebollizione, mescolando fino a quando lo zucchero non si è sciolto. Spegnere il fuoco, lasciare in infusione fino a quando non si raffredda. Filtrare. Uso: Utilizzato in cocktail come Old Fashioned o in drink a base di rum e tè per aggiungere dolcezza e aroma speziato. Garnish (Guarnizione): Uso: Una capsula di cardamomo leggermente schiacciata può essere utilizzata come guarnizione profumata per cocktail o come sostituto di un twist di agrumi in un Gin Tonic, donando un aroma immediato al drink. 4. Liquori e Amari Digestivi Descrizione: Il cardamomo è un ingrediente comune in molti amari italiani e liquori nordici per le sue proprietà digestive e il suo aroma distintivo. Esempi: È un componente di alcuni Amari, del Idromele speziato e di liquori nordici. Preparazione Casalinga: Ingredienti: Alcune capsule di cardamomo, altre spezie (es. coriandolo, cannella, scorza d'arancia), alcool neutro, acqua e zucchero per bilanciare. Metodo: Macerare le spezie nell'alcool per 4-6 settimane. Filtrare. Preparare uno sciroppo di zucchero e unirlo all'alcool filtrato fino a raggiungere il grado alcolico e la dolcezza desiderati.Consultare il proprio medico prima di assumere questa bevanda ed evitarne l'uso in caso di divieto di assunzione di alcol |
PIANTE MEDICINALI CHE POSSONO AUMENTARE L'EFFICACIA (SINERGIE)* |
CANNELLA CEYLON |
FINOCCHIO |
GALANGA |
GENZIANA |
GENZIANELLA |
ZAFFERANO |
ZENZERO |
* Si tenga presente che talvolta la stessa erba indicata come sinergica o antagonista, potrebbe assumere entrambi i ruoli in funzione della dose utilizzata e/o della forma estrattiva o di trattamento come per es. nel Tè (verde o nero). Consultare un fitoterapeuta per personalizzare le combinazioni in base al quadro clinico individuale. |
CONTROINDICAZIONI IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA, GASTRITI ACUTE, CALCOLOSI BILIARE SINTOMATICA, GRAVIDANZA (PER MANCANZA DI STUDI SPECIFICI), TERAPIE CON FARMACI IPOGLICEMIZZANTI/ANTIPERTENSIVI (POSSIBILE EFFETTO SINERGICO), USO PROLUNGATO DI OLI ESSENZIALI NON DILUITI. L'OLIO ESSENZIALE PURO È CONTROINDICATO PER VIA ORALE - USO SOLO TOPICO DILUITO (MAX 2%) |
AVVERTENZE MONITORARE GLICEMIA IN CASO DI DIABETE, EVITARE DOSI ELEVATE DI OLIO ESSENZIALE (>0.5 ML/DIE), NON UTILIZZARE A STOMACO VUOTO IN CASO DI GASTRITE, SOSPENDERE IN CASO DI BRUCIORE GASTRICO, CONSULTARE MEDICO IN TERAPIA CON ANTIPERTENSIVI/IPOGLICEMIZZANTI, PREFERIRE ESTRATTI STANDARDIZZATI. GENERALMENTE SICURO NELLE DOSI CONSIGLIATE. |
SOSTANZE DA EVITARE PER INTERAZIONI AVVERSE O INCOMPATIBILITÀ FARMACOLOGICHE |
ASPIRINA |
EPARINA |
FARMACI ANTIAGGREGANTI PIASTRINICI |
FARMACI ANTICOAGULANTI (POTENZIAMENTO) |
FARMACI ANTIIPERTENSIVI |
FARMACI IPOGLICEMIZZANTI |
FARMACI METABOLIZZATI DAL CITOCROMO CYP1A2 |
FARMACI METABOLIZZATI DAL CITOCROMO CYP3A4 |
FARMACI METABOLIZZATI DAL CITOCROMO P450 |
INSULINA |
METFORMINA |
SULFONILUREE |
WARFARIN |
NOTE DI FITOTERAPIA ⇩ ⇧L'olio essenziale (ricco in 1,8-cineolo, α-terpinil acetato, linalolo) stimola la secrezione di bile (effetto coleretico) e ne favorisce il flusso dalla cistifellea (effetto colagogo), facilitando così la digestione dei grassi e riducendo la fermentazione intestinale. Studi clinici e preclinici confermano la sua efficacia nel alleviare disturbi dispeptici, flatulenza, crampi addominali e nausea . Viene considerato un rimedio sicuro ed efficace per i sintomi dell'intestino irritabile e della dispepsia funzionale. I flavonoidi (quercetina, apigenina) e gli acidi fenolici (acido caffeico, ferulico) contenuti nei semi neutralizzano i radicali liberi, riducendo lo stress ossidativo a livello cellulare. Diversi studi in vitro e sull'animale dimostrano una significativa capacità di scavenging radicalico e chelazione dei metalli. Uno studio clinico su donne iperlipidemiche pre-diabetiche ha mostrato una significativa riduzione dei livelli di malondialdeide (MDA), un marker di perossidazione lipidica . I componenti dell'olio essenziale e i flavonoidi modulano la risposta infiammatoria sopprimendo l'espressione di citochine pro-infiammatorie come IL-6 e TNF-α . Uno studio in vitro su macrofagi murini ha dimostrato che l'estratto acquoso di cardamomo è in grado di sopprimere significativamente l'espressione di TNF-α e IL-6 indotta da LPS . Un trial clinico ha inoltre riscontrato una riduzione dei livelli di proteina C-reattiva (hs-CRP) in soggetti pre-diabetici. L'effetto diuretico e l'attività antiossidante contribuiscono a ridurre la pressione arteriosa e a proteggere l'endotelio vascolare. Revisioni sistematiche riportano che l'integrazione con cardamomo (circa 3 g/die) può portare a una riduzione significativa sia della pressione sistolica che diastolica in soggetti ipertesi. I principi attivi del cardamomo sembrano influenzare il metabolismo lipidico e glucidico, migliorando la sensibilità all'insulina. Studi clinici hanno dimostrato che l'assunzione di 3 g al giorno di cardamomo in polvere per 8-10 settimane in pazienti con diabete di tipo 2 o pre-diabete ha portato a riduzioni significative di colesterolo totale, LDL, trigliceridi, emoglobina glicata (HbA1c) e indice HOMA-IR. I monoterpeni dell'olio essenziale (soprattutto 1,8-cineolo e α-terpinil acetato) alterano la permeabilità delle membrane cellulari di batteri e funghi, portando alla loro morte. Studi in vitro confermano un'ampia attività antibatterica contro specie Gram+ e Gram-, tra cui Staphylococcus aureus e Escherichia coli, e un'attività antimicotica contro Candida albicans, a volte paragonabile a quella di farmaci di sintesi. |
BIBLIOGRAFIA, WEBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB |