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    Scheda completa dell'erba

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rev. 06-07-2025

FARFARA
Tussilago Farfara L.


TOSSICITÀ ALTA *


EFFICACIA DIPENDENTE DALLE SPECIFICHE E DALLE FORME TERAPEUTICHE


 !! 


LEGGERE LA SCHEDA IN TUTTE LE SUE SEZIONI PER UNA CORRETTA INFORMAZIONE SULLE PRECAUZIONI D'USO

CLASSIFICAZIONE

Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo)
Regno: Plantae
Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari)
Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi)
Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori)
Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni)
Sottoclasse: Asteridae
Ordine: Asterales
Famiglia: Asteraceae
Sottofamiglia: Asteroideae
Tribù: Senecioneae
Sottotribù: Tussilagininae

NOMI POPOLARI E INTERNAZIONALI
espandi ⇩ riduci ⇧ Tussilagine, Tossilaggine comune, Farfaro, Coltsfoot, Farfaria, Tussilagem, Casco de cavalo, Dove-dock, Dummy Weed, Fieldhove, Foalfloor, Foal´s foot, Hall foot, Hogweed, Asse´s foot, Bull-foot, Clatter-Clogs, Clay weed, Clayt, Colt, Coltsfoot herb, Unha-de-asno, Huflattich, Podbjal
SINONIMI DEL NOME BOTANICO
espandi ⇩ riduci ⇧ Tussilago Farfara Var. Farfara, Tussilago Farfara Var. Typica, Tussilago Umbertina, Tussilago Vulgaris, Tussilago Alpina, Tussilago Radiata, Tussilago Ruderalis, Tussilago Hybrida, Tussilago Petasites, Petasites Farfara, Cineraria Farfara, Farfara Radiata, Farfara Vulgaris, Tussilago Generalis, Tussilago Winteriana, Tussilago Reflexa, Tussilago Spuria.

DESCRIZIONE BOTANICA
espandi ⇩ riduci ⇧ PIANTA ERBACEA PERENNE CON UN RIZOMA STRISCIANTE E SQUAMOSO. LE FOGLIE BASALI COMPAIONO DOPO LA FIORITURA, SONO LUNGAMENTE PICCIOLATE, A FORMA DI CUORE O RENIFORMI, CON MARGINE DENTATO E PAGINA INFERIORE DENSAMENTE TOMENTOSA DI BIANCO. I FIORI SONO GIALLI, RIUNITI IN UN SINGOLO CAPOLINO SU UNO SCAPO ERETTO, SQUAMOSO E LANOSO, CHE COMPARE IN PRIMAVERA PRIMA DELLE FOGLIE. IL CAPOLINO È COMPOSTO DA FIORI LIGULATI ESTERNI FEMMINILI E FIORI TUBULOSI CENTRALI ERMAFRODITI. IL FRUTTO È UN ACHENIO CON UN PAPPO BIANCO E SETOSO CHE NE FAVORISCE LA DISPERSIONE ANEMOCORA.

COLORI OSSERVATI NEI FIORI
________ GIALLO
________ GIALLO-CHIARO
________ GIALLO-DORATO


FIORITURA O ANTESI
FINE INVERNO-INIZIO PRIMAVERA (FEBBRAIO MARZO APRILE)

HABITAT
espandi ⇩ riduci ⇧ Predilige habitat umidi e disturbati, come bordi di strade, scarpate, rive di corsi d'acqua, terreni argillosi umidi, siti di scavo e aree incolte. Si adatta a una vasta gamma di tipi di suolo, ma prospera particolarmente su quelli argillosi e limosi, spesso ricchi di minerali e con una buona ritenzione idrica. È una specie pioniera che colonizza rapidamente aree denudate. La sua distribuzione è ampia in Europa, Asia temperata e Nord Africa, ed è stata introdotta anche in Nord America. Cresce tipicamente dal livello del mare fino a quote montane, preferendo esposizioni soleggiate o parzialmente ombreggiate. La sua capacità di diffondersi tramite rizomi sotterranei contribuisce alla sua presenza in habitat eterogenei.

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025


PERIODO BALSAMICO
PRIMAVERA (MARZO-MAGGIO) PER I FIORI, ESTATE (GIUGNO-LUGLIO) PER LE FOGLIE

DROGA UTILIZZATA
FOGLIE (FARFARAE FOLIUM) E FIORI (FARFARAE FLOS) ESSICCATI

ODORI DELLA DROGA
FIORI - MIELE VEGETALE; FOGLIE - ERBACEO CON NOTE AMARE

SAPORI DELLA DROGA
MUCILLAGINOSO-DOLCE (FIORI), AMAROGNOLO-ASTRINGENTE (FOGLIE)

PRINCIPI ATTIVI
espandi ⇩ riduci ⇧ Alcaloidi pirrolizidinici (senkirkina, senecionina, senecivernina - presenti in tracce e la cui concentrazione varia notevolmente), flavonoidi (rutina, quercetina, isoramnetina, canferolo), triterpeni (faradiolo, arnidiolo), polisaccaridi (inulina), tannini, acidi fenolici (acido caffeico, acido clorogenico), mucillagini.

PROPRIETÀ E INDICAZIONI REGISTRATE *

  • Uso storico e nella tradizione
  • +++TOSSE
    +++TUSSIFUGO E SEDATIVO DELLA TOSSE
    ++ANTISETTICO ANTIBATTERICO
    ++ANTITABAGICO TABAGISMO
    ++BRONCHITE O AFFEZIONI BRONCHIALI
    ++CICATRIZZANTE O VULNERARIO
    ++DERMATOSI
    ++DERMOPURIFICANTE DERMOPROTETTIVO (USO ESTERNO)
    ++ESPETTORANTE FLUIDIFICANTE DEL CATARRO MUCOLITICO
    ++IRRITAZIONI CUTANEE DA PIAGHE FERITE ABRASIONI E SCREPOLATURE (USO TOPICO)
    ++LESIONI CUTANEE - PIAGHE FERITE ABRASIONI E SCREPOLATURE (USO TOPICO)
    ++TRACHEITE
    +EMOLLIENTE
    +SEBORREA

    ORGANI INTERESSATI DALL'AZIONE FITOTERAPICA
    BRONCHI E BRONCHIOLI
    GHIANDOLE SEBACEE
    GOLA
    MUCOSE
    ORGANI E-O TESSUTI DI VARI DISTRETTI CORPOREI
    ORGANI EMUNTORI
    SISTEMA IMMUNITARIO
    TESSUTO CUTANEO
    VIE RESPIRATORIE

    ESTRATTI E INTEGRATORI STANDARDIZZATI
    espandi ⇩ riduci ⇧ Farfara Tintura Madre Preparata dalla pianta intera fresca raccolta alla fioritura tit.alcol.45° XXX gtt 3 volte al giorno Farfara Tisana Foglie: 1.5-3 g per tazza Fiori: 2 g per tazza Infuso per 5 minuti 3 tazze al giorno
    PIANTE CHE POSSONO AUMENTARE L'EFFICACIA CON DIVERSI MECCANISMI D'AZIONE (SINERGIE)*
    ANTENNARIA
    ENULA CAMPANA
    MALVA
    PRIMULA
    VERBASCO

    * Si tenga presente che talvolta la stessa erba indicata come sinergica o antagonista, potrebbe assumere entrambi i ruoli in funzione della dose utilizzata e/o della forma estrattiva. Rivolgersi sempre al fitoterapeuta per gli abbinamenti.


    PIANTE CHE POSSONO CAUSARE EFFETTI AVVERSI CON DIVERSI MECCANISMI D'AZIONE (ANTAGONISMI)*
    MALVONE
    VALERIANA OFFICINALE

    CONTROINDICAZIONI
    GRAVIDANZA, ALLATTAMENTO, EPATOPATIE, USO PROLUNGATO (>2 SETTIMANE), BAMBINI SOTTO I 12 ANNI, IPERSENSIBILITÀ ALLE ASTERACEAE

    AVVERTENZE
    USARE SOLO ESTRATTI CERTIFICATI PRIVI DI ALCALOIDI PIRROLIZIDINICI, EVITARE PREPARAZIONI DOMESTICHE CON PIANTA GREZZA, LIMITARE L'USO A 7 GIORNI CONSECUTIVI, MONITORARE LA FUNZIONALITà EPATICA IN CASO DI TERAPIE PROLUNGATE, NON ASSOCIARE AD ALTRI EPATOTOSSICI (ES. PARACETAMOLO), PREFERIRE FORMULAZIONI IN SCIROPPO O ESTRATTI SECCHI STANDARDIZZATI

    NOTE DI FITOTERAPIA *
    espandi ⇩ riduci ⇧ GLI ALCALOIDI PIRROLIZZIDINICI HANNO ATTIVITÀ EPATOTOSSICA-GENOTOSSICA E CARCINOGENICA PERTANTO LA DURATA DI UTILIZZO NON DEVE SUPERARE LE 4-6 SETTIMANE L'ANNO La Farfara era utilizzata con tosse abbondante di secrezioni e non al suo inizio. Non dovrebbe essere più utilizzata in fitoterapie per la sua probabile azione mutagena e carcinogenetica.

    Sorveglianza alle reazioni avverse
    QUESTA PIANTA RIENTRA NELLA LISTA DEL MINISTERO DELLA SALUTE PER L'IMPIEGO NON AMMESSO NEL SETTORE DEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI.

    ALCALOIDI
    espandi ⇩ riduci ⇧ PROPRIETÀ DEGLI ALCALOIDI NELLE PIANTE OFFICINALI: Meccanismi di difesa: Le piante producono alcaloidi come meccanismo di difesa contro erbivori e patogeni. Il loro sapore amaro e la potenziale tossicità dissuadono gli animali dal mangiarle. Attività biologica: Gli alcaloidi possono interagire con diversi sistemi fisiologici negli animali e nell'uomo, producendo una vasta gamma di effetti. Questi effetti dipendono dalla struttura chimica specifica dell'alcaloide e dal dosaggio. Usi terapeutici: Molti alcaloidi hanno importanti applicazioni terapeutiche. Alcuni esempi includono: Analgesici: Morfina e codeina (dal papavero da oppio) Antimalarici: Chinina (dalla corteccia di china) Stimolanti: Caffeina (da caffè e tè), nicotina (dal tabacco) Anticolinergici: Atropina e scopolamina (dalla belladonna e dallo stramonio) Antitumorali: Vinblastina e vincristina (dalla pervinca del Madagascar) Antibatterici e antispasmodici: Berberina (dal crespino) Tossicità: Molte piante contenenti alcaloidi sono potenzialmente tossiche e devono essere usate con cautela e sotto controllo medico. La dose terapeutica di alcuni alcaloidi è molto vicina alla dose tossica. Esempi di piante officinali contenenti alcaloidi: Papavero da oppio (Papaver somniferum): Contiene morfina, codeina e altri alcaloidi con proprietà analgesiche e sedative. China (Cinchona officinalis): Contiene chinina e chinidina, usate come antimalarici e antiaritmici. Belladonna (Atropa belladonna): Contiene atropina e scopolamina, con effetti anticolinergici. Stramonio (Datura stramonium): Contiene scopolamina e atropina, potenti allucinogeni e anticolinergici. L'uso è estremamente pericoloso. Caffè (Coffea arabica) e Tè (Camellia sinensis): Contengono caffeina, uno stimolante del sistema nervoso centrale. Tabacco (Nicotiana tabacum): Contiene nicotina, uno stimolante e sostanza che crea forte dipendenza. Crespino (Berberis vulgaris): Contiene berberina, con proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e antispasmodiche. Pervinca del Madagascar (Catharanthus roseus): Contiene vinblastina e vincristina, usate nella chemioterapia contro alcuni tipi di cancro. Cicuta maggiore (Conium maculatum): Contiene coniina, un alcaloide molto tossico che agisce sul sistema nervoso. Aconito (Aconitum napellus): Contiene alcaloidi tossici che possono causare arresto respiratorio. Importanza e cautele: Gli alcaloidi rappresentano una vasta e importante classe di composti presenti nelle piante officinali, con una vasta gamma di attività farmacologiche. Tuttavia, è fondamentale ricordare che molte piante contenenti alcaloidi sono tossiche e il loro uso deve essere fatto con grande cautela e preferibilmente sotto la supervisione di esperti in fitoterapia o medici. L'automedicazione con piante ad alto contenuto di alcaloidi può essere pericolosa.
    NOTE VARIE E STORICHE
    espandi ⇩ riduci ⇧ Tussilago = Tussis agere = Scacciare la tosse.


    BIBLIOGRAFIA, WEBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB

    • Duke, J. A. (1992). Handbook of biologically active phytochemicals and their activities. CRC press.
    • Bruneton, J. (1999). Pharmacognosy, phytochemistry, medicinal plants. 2nd ed. Lavoisier Publishing.
    • Schulz, V., Hänsel, R., & Tyler, V. E. (2001). Rational phytotherapy: a physician's guide to herbal medicine. 4th ed. Springer.
    • European Medicines Agency. (2017). Assessment report on Tussilago farfara L., flos et folium. EMA/HMPC/331877/2015.

       



    Tussilago farfara

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