UTILE DA SAPERE | DROGHE AD AZIONE EMOSTATICA ED ANTIEMORRAGICA Sono quelle che hanno capacità di favorire l'arresto di emorragie esterne (ferite, ecc.) o interne (epistassi, emottisi, gastrorragie, enterorragie, ecc.). Queste piante si possono classificare in: a) droghe emostatiche per vasocostrizione, che a loro volta in base al meccanismo di azione si suddividono in: 1- vasocostrittori agenti con meccanismo centrale nervoso, quando eccitano il centro bulbare vasocostrittore (Idraste); 2- vasocostrittori con meccanismo nervoso periferico, se sono degli eccitanti elettivi delle terminazioni del simpatico (Amamelide); 3- vasocostrittori agenti con meccanismo periferico muscolare, quando aumentano la contrattilità dei vasi sanguigni (Cipresso). b) droghe emostatiche che aumentano la coagulabilità del sangue attraverso un aumento della concentrazione ematica di Ca-ioni (Equiseto); c) droghe emostatiche perché aumentano la coagulabilità del sangue attraverso la stimolazione della produzione di piastrine (Borsa pastore); d) droghe emostatiche che agiscono solo per applicazioni locali e droghe ricche in tannini (Ratania, Quercia, Bistorta, Salcerella, Tormentilla) Tratto da: Marzio Pedretti "L'erborista moderno" |
ANNOTAZIONI Venne introdotta in Europa nel 1861 e inizialmente fu impiegata nella terapia malarica e in ambito ginecologico. In medicina popolare era usata come vasocostrittore specifico per il distretto pelvico. Nella medicina tradizionale degli indiani d'America veniva usata contro le infiammazioni, per debilitazioni generali, dispepsia, tosse convulsa, diarrea, itterizia, febbre, acidità di stomaco, flatulenza, pneumonia e, insieme al wysky, per i disturbi cardiaci. |
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