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rev. 14-07-2025 |
LINO |
LEGGERE LA SCHEDA IN TUTTE LE SUE SEZIONI PER UNA CORRETTA INFORMAZIONE SULLE PRECAUZIONI D'USO
CLASSIFICAZIONE Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo) Regno: Plantae Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari) Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi) Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori) Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni) Sottoclasse: Rosidae Ordine: Linales Famiglia: Linaceae Sottofamiglia: Linoideae Tribù: Lineae |
NOMI POPOLARI E INTERNAZIONALI |
espandi ⇩ riduci ⇧Lino Mazzese, Lino Usuale, Endabé, Entati, Common Flax, Brown-Seeded Flax, Cultivated Flax, Flaxseed, Linseed, Lin Commun, Lin Oléagineux, Lin Textile, Talba, Telba, Yama, Ya Ma, Malsag, Kuitupellava, Oeljypellava, Pellava, Echter Lein, Flachs, Gemeiner Flachs, Saatlein, Tisii, Linho, Aliviraaii, Keten |
SINONIMI DEL NOME BOTANICO |
espandi ⇩ riduci ⇧Linum Crepitans Dumort., Linum Humile Mill., Linum Usitatissimum Var. Humile (Mill.) Pers., Linum Usitatissimum Subsp. Angustifolium (Huds.) Thell., Linum Usitatissimum Var. Elongatum Vavilov & Elladi, Linum Usitatissimum Var. Vulgare Benth., Linum Usitatissimum F. Albidum (DC.) Alef., Linum Usitatissimum F. Rubescens (DC.) Alef., Linum Usitatissimum F. Viride (DC.) Alef., Linum Usitatissimum Var. Boreale (Juz.) Kulpa & Danert, Linum Usitatissimum Var. Mediterraneum (Vavilov) Kulpa & Danert, Linum Usitatissimum Var. Microcarpum (Vavilov) Kulpa & Danert, Linum Angustifolium Huds., Linum Bienne Mill., Linum Mucronatum Bertol., Linum Sativum Hassk. Ex Griesb. |
DESCRIZIONE BOTANICA
espandi ⇩ riduci ⇧ERBACEA ANNUALE ERETTA ALTA FINO A 1 METRO CON FUSTI SOTTILI CILINDRICI GLABRI O LEGGERMENTE PRUINOSI. FOGLIE ALTERNE SESSILI LINEARI O LANCEOLATE STRETTE VERDE GLAUCO. FIORI ERMAFRODITI ATTINOMORFI AZZURRI O BIANCHI IN CIME SCORPIOIDI CHE SI RADDRIZZANO. CALICE GAMOSEPALO CON CINQUE SEPALI LIBERI CADUCHI. COROLLA CON CINQUE PETALI LIBERI OBOVATO-CUNEATI CADUCHI. ANDROCEO CON CINQUE STAMI ALTERNATI AI PETALI CON FILAMENTI SALDATI ALLA BASE E ANTERE GIALLE. GINECEO SUPERO PENTACARPELLARE CON STILI CINQUE FILIFORMI E STIGMI CAPITATI. FRUTTO CAPSULA GLOBOSA DEISCENTE IN CINQUE VALVE CONTENENTE NUMEROSI SEMI APPIATTITI OVALI LISCI BRUNO-LUCIDI. |
COLORI OSSERVATI NEI FIORI |
________ AZZURRASTRO |
________ AZZURRO-CHIARO |
________ BIANCO |
FIORITURA O ANTESI MAGGIO, GIUGNO, LUGLIO, AGOSTO, PRIMAVERA, ESTATE |
HABITAT
espandi ⇩ riduci ⇧Originaria della regione che si estende dalla Turchia all'Iran, ma è stata ampiamente coltivata fin dall'antichità e la sua origine selvatica precisa è incerta. Oggi è coltivato in regioni temperate di tutto il mondo come coltura alimentare e per la fibra. Habitat coltivato: Predilige climi temperati freschi e umidi durante la stagione di crescita, ma necessita di un periodo caldo e secco per la maturazione dei semi e la raccolta della fibra. Richiede pieno sole per una crescita ottimale. Si adatta a diversi tipi di suolo, ma preferisce quelli ben drenati, moderatamente fertili e ricchi di humus, come i terreni limosi o argillosi-limosi. Non predilige terreni molto argillosi, ghiaiosi o sabbiosi secchi. Necessita di una umidità adeguata durante la crescita, con precipitazioni ben distribuite o irrigazione, ma non tollera i ristagni idrici. È una coltura che viene spesso inserita in rotazioni colturali e non dovrebbe essere ripiantata sullo stesso terreno per diversi anni per evitare l'affaticamento del suolo e la diffusione di parassiti e malattie. Habitat naturalizzato (raro): In alcune regioni in cui è stato coltivato, il lino può occasionalmente sfuggire alla coltivazione e naturalizzarsi in aree disturbate come bordi stradali, campi abbandonati e discariche, ma raramente forma popolazioni selvatiche persistenti e significative. In sintesi, il lino è principalmente una pianta coltivata che richiede condizioni specifiche di clima, suolo e umidità per una produzione ottimale di fibra e semi. Sebbene possa occasionalmente comparire al di fuori delle coltivazioni, non è considerato una specie con un habitat naturale esteso al di fuori della sua regione d'origine. |
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025 |
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PERIODO BALSAMICO ESTATE (GIUGNO-LUGLIO), DURANTE LA PIENA FIORITURA |
DROGA UTILIZZATA SEMI INTERI O MACINATI (SEMEN LINI), OCCASIONALMENTE OLIO ESTRATTO A FREDDO |
ODORI DELLA DROGA LEGGERMENTE ERBACEO, TERROSO, CON NOTE OLEOSE E TENUI DI PAGLIA FRESCA |
SAPORI DELLA DROGA DOLCIASTRO-MUCILLAGINOSO, LEGGERMENTE NOCCIOLATO, CON RETROGUSTO AMAROGNOLO |
PRINCIPI ATTIVI
espandi ⇩ riduci ⇧Lignani: secoisolariciresinolo diglucoside (precursore enterodiolo/enterolattone), Acidi grassi omega-3: acido alfa-linolenico (55-60%), Proteine: globuline, albumine, Mucillagini: polisaccaridi idrosolubili, Flavonoidi: quercetina, kaempferolo, Fenoli: acido p-cumarico, acido ferulico, Steroli: beta-sitosterolo, campesterolo, Cianogenici: linamarina (in tracce), Vitamine: vitamina E (tocoferoli), Minerali: magnesio, zinco |
PIANTE CHE POSSONO AUMENTARE L'EFFICACIA CON DIVERSI MECCANISMI D'AZIONE (SINERGIE)* |
ALTEA |
ISPAGHUL |
MALVA |
MALVONE |
PSILLIO |
* Si tenga presente che talvolta la stessa erba indicata come sinergica o antagonista, potrebbe assumere entrambi i ruoli in funzione della dose utilizzata e/o della forma estrattiva. Rivolgersi sempre al fitoterapeuta per gli abbinamenti. |
PIANTE CHE POSSONO CAUSARE EFFETTI AVVERSI CON DIVERSI MECCANISMI D'AZIONE (ANTAGONISMI)* |
AMAMELIDE |
BISTORTA |
PUNGITOPO |
RATANIA DEL PERÙ |
ROVERE |
TORMENTILLA |
CONTROINDICAZIONI OSTRUZIONI INTESTINALI, STENOSI ESOFAGEE O GASTROINTESTINALI, ILEO PARALITICO, ALLERGIA ACCERTATA AI SEMI DI LINO, GRAVIDANZA (PER USO INTERNO IN GRANDI QUANTITÀ, A CAUSA DI POSSIBILI EFFETTI ORMONALI). |
AVVERTENZE ASSUMERE CON ABBONDANTE ACQUA PER EVITARE GONFIORE/ADDENSAMENTO INTESTINALE, MONITORARE GLICEMIA IN DIABETICI (POTENZIALE EFFETTO IPOGLICEMIZZANTE), EVITARE CONTEMPORANEAMENTE A FARMACI ANTICOAGULANTI O ANTIAGGREGANTI (POSSIBILE INTERAZIONE PER CONTENUTO IN OMEGA-3), CONSERVARE L'OLIO AL RIPARO DA LUCE E CALORE (IRRANCIDIMENTO), DOSARE CON CAUTELA IN BAMBINI SOTTO I 12 ANNI. I GLUCOSIDI CIANOGENETICI VENGONO IN PARTE TRASFORMATI PER IDROLISI IN ACIDO CIANIDRICO IN BASSA QUANTITÀ (CHE VERRÀ POI INATTIVATO A LIVELLO GASTRICO) ED IN PARTE IN TIOCIANATO IN BASSA QUANTITÀ (TOSSICO AD ALTE DOSI). PER QUESTO È DA PREFERIRE IL SEME DI LINO INTERO E NON MACINATO. I SEMI MATURI SONO SICURI AI DOSAGGI ALIMENTARI/FITOTERAPICI. ATTENZIONE SOLO A: SEMI NON MATURI (POTENZIALMENTE CIANOGENICI, MA IL RISCHIO È TRASCURABILE CON TRATTAMENTO TERMICO). ECCESSO DI FIBRE SENZA IDRATAZIONE (PUÒ CAUSARE OCCLUSIONE INTESTINALE). NESSUNA TOSSICITÀ ACUTA DOCUMENTATA NELL'USO CORRETTO. |
SOSTANZE DA EVITARE PER INTERAZIONI AVVERSE O INCOMPATIBILITÀ FARMACOLOGICHE |
FARMACI PER OS (RIDUCE ASSORBIMENTO) |
TANNINI |
NOTE DI FITOTERAPIA
espandi ⇩ riduci ⇧I semi, per uso interno, vanno utilizzati interi e non tritati alla dose di un cucchiaio per tazza di acqua dopo i pasti principali. In ogni caso non prolungare le somministrazioni oltre 3 settimane. La farina può essere utilizzata per le classiche applicazioni locali sul petto, avvolta in un panno. I semi contusi invece, lasciano anche uscire anche l´olio che, ovviamente, è calorico ma ricco in acidi grassi poliinsaturi. Tra questi visono l'acido oleico (omega 9), l'acido linolenico (omega 6) e l'acido α-linolénico (omega 3). Il Lino può essere ritenuto una delle fonti primarie per l'apporto di Omega 3 nell'alimentazione. |
Sorveglianza alle reazioni avverse PIANTA SEGNALATA |
BIBLIOGRAFIA, WEBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB |