ARBUSTO ERETTO E RAMIFICATO ALTO FINO A 1 METRO, CON FUSTI TOMENTOSI. LE FOGLIE SONO SEMPLICI, OVATE O ELLITTICHE, ALTERNE O SUBOPPOSTE, CON UN PICCIOLO CORTO E UNA LAMINA VERDE-GRIGIASTRA, SPESSO PELOSA. I FIORI SONO PICCOLI, VERDASTRI O GIALLASTRI, CAMPANULATI, SOLITARI O RIUNITI IN PICCOLE CIME ASCELLARI. IL CALICE È GAMOSEPALO, PERSISTENTE E ACCRESCENTE NEL FRUTTO. LA COROLLA È GAMOPETALA CON CINQUE LOBI. GLI STAMI SONO CINQUE. IL FRUTTO È UNA BACCA GLOBOSA, LISCIA, DI COLORE ARANCIO-ROSSASTRO A MATURAZIONE, AVVOLTA DAL CALICE PERSISTENTE A FORMA DI LANTERNA. I SEMI SONO NUMEROSI E RENIFORMI. TUTTA LA PIANTA, IN PARTICOLARE LA RADICE, CONTIENE ALCALOIDI E WITHANOLIDI. LA FIORITURA AVVIENE DURANTE LA STAGIONE SECCA E I FRUTTI MATURANO SUCCESSIVAMENTE.
AUTUNNO-INVERNO (SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE GENNAIO FEBBRAIO) NELLE REGIONI ARIDE/SUBTROPICALI
COLORI OSSERVATI NEI FIORI
________ BIANCO
________ BIANCO-VERDASTRO
Originario delle regioni aride e semi-aride dell'India, del Medio Oriente e dell'Africa settentrionale. Predilige terreni sabbiosi e ben drenati, con esposizione al sole pieno. Si adatta a climi caldi e secchi, tollerando anche temperature elevate e periodi di siccità. Cresce spontaneamente in incolti, bordi stradali, pascoli aridi e zone disturbate. La sua coltivazione è diffusa in India e in altre regioni con climi simili. In Italia la sua coltivazione è possibile in zone con estati calde e inverni miti, ma non è una specie spontanea.
FINE INVERNO-INIZIO PRIMAVERA (FEBBRAIO-APRILE) PER LE RADICI
(Parti ricche in principi attivi)
RADICI ESSICCATE (RARAMENTE FOGLIE), STANDARDIZZATE IN WITHANOLIDI (1-5%)
TERROSO, MUSCHIATO, CON NOTE LATTEE E LIEVEMENTE AMARE
NOTA: L'ODORE CARATTERISTICO ("SIMILE A CAVALLO", DA CUI IL NOME SANSCRITO ASHWAGANDHA) è DOVUTO A LATTONI STEROIDEI.
AMAROGNOLO, PUNGENTE, CON RETROGUSTO DOLCIASTRO E LEGGERMENTE ASTRINGENTE
*Note e Bibliografia relativa a proprietà e indicazioni
Chandrasekhar, K., et al. (2012). A prospective, randomized double-blind, placebo-controlled study of safety and efficacy of a high-concentration full-spectrum extract of Ashwagandha root in reducing stress and anxiety in adults. Indian Journal of Psychological Medicine.
Lopresti, A.L., et al. (2019). An investigation into the stress-relieving and pharmacological actions of an Ashwagandha extract. Journal of Ethnopharmacology.
Ambiye, V.R., et al. (2013). Clinical Evaluation of the Spermatogenic Activity of the Root Extract of Ashwagandha in Oligospermic Males. Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine.
Choudhary, D., et al. (2017). Efficacy and Safety of Ashwagandha Root Extract in Subclinical Hypothyroid Patients. The Journal of Alternative and Complementary Medicine.
Wankhede, S., et al. (2015). Examining the effect of Withania somnifera supplementation on muscle strength and recovery. Journal of the International Society of Sports Nutrition.
Nota: Tutti gli studi citati sono RCT in doppio cieco contro placebo. Le dosi efficaci vanno da 300-600 mg/die di estratto standardizzato (5% withanolidi).
L'efficacia dipende dalla standardizzazione in withanolidi (1-10%)
Numerosi studi clinici hanno dimostrato che l'estratto di Ashwagandha è efficace nel ridurre i livelli di cortisolo (l'ormone dello stress) e i sintomi di ansia e stress Il meccanismo proposto coinvolge la modulazione dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA) .
Ricerche cliniche indicano che l'integrazione con Ashwagandha può ridurre il tempo necessario per addormentarsi e aumentare la durata e l'efficienza complessiva del sonno.
Studi, tra cui uno randomizzato e controllato su adulti con lievi deficit cognitivi, hanno riscontrato che l'assunzione di estratto di Ashwagandha (300 mg al giorno) può migliorare la memoria immediata e generale, le funzioni esecutive e l'attenzione.
Studi preclinici suggeriscono un potenziale effetto neuroprotettivo, con meccanismi che includono la riduzione dell'aggregazione di beta-amiloide (coinvolta nel morbo di Alzheimer) e proprietà antiossidanti che proteggono le cellule neuronali.
Alcuni studi clinici hanno dimostrato che l'integrazione con Ashwagandha (500 mg al giorno) può aumentare la forza muscolare e la resistenza quando abbinata all'allenamento, migliorando anche il recupero.
Ricerche cliniche, incluso uno studio di tre mesi, hanno mostrato che l'assunzione di polvere di radice di Ashwagandha può aumentare significativamente il conteggio e la motilità degli spermatozoi, oltre a incrementare i livelli di testosterone.
Studi in vitro e su animali hanno evidenziato un potenziale antinfiammatorio e la capacità di potenziare le difese antiossidanti endogene dell'organismo, come la superossido dismutasi.
CONTROINDICAZIONI GRAVIDANZA, ALLATTAMENTO, IPERSENSIBILITà ACCERTATA, MALATTIE AUTOIMMUNI (ES. LUPUS, ARTRITE REUMATOIDE), IPERTIROIDISMO, ASSUNZIONE DI SEDATIVI, IMMUNOSOPPRESSORI O FARMACI IPOGLICEMIZZANTI, INTERVENTI CHIRURGICI PROGRAMMATI (SOSPENDERE 2 SETTIMANE PRIMA), BAMBINI SOTTO I 12 ANNI, ULCERA GASTRICA ATTIVA, EPATOPATIE ACUTE.
NOTA: MONITORARE IN CASO DI IPOTENSIONE O DIABETE (POTENZIALE EFFETTO IPOTENSIVO/IPOGLICEMIZZANTE).
AVVERTENZE MONITORARE PRESSIONE E GLICEMIA, EVITARE ASSUNZIONE SERALE IN CASO DI SONNOLENZA, INIZIARE CON DOSI BASSE, NON SUPERARE I 3 G/DIE, VALUTARE TOLLERANZA INDIVIDUALE, SOSPENDERE IN CASO DI IRRITAZIONE GASTRICA, EVITARE ALCOL, NON ASSOCIARE AD ALTRI ADATTOGENI SENZA SUPERVISIONE.
(Farmaci o sostanze da evitare per interazioni avverse o incompatibilità farmacologiche)
ACIDO VALPROICO
BENZODIAZEPINE
FARMACI ANESTETICI E ANESTESIE
FARMACI ANTIDEPRESSIVI
FARMACI BARBITURICI
FARMACI DEPRESSIVI DEL SNC
FENITOINA
PRIMIDONE
ZOLPIDEM
(Erbe che possono aumentare l'efficacia fitoterapica)
* Si tenga presente che talvolta la stessa erba indicata come sinergica o antagonista, potrebbe assumere entrambi i ruoli in funzione della dose utilizzata e/o della forma estrattiva o di trattamento come per es. nel Tè (verde o nero).
Consultare sempre un fitoterapeuta per personalizzare le combinazioni in base al quadro clinico individuale.
(Erbe che possono diminuire l'effetto fitoterapico o causare interazioni avverse)
1. Estratto secco standardizzato in withanolidi (1.5-5%)
Forma: Capsule/tavolette
Dosaggio: 300-600 mg/die (suddivisi in 2 assunzioni)
Indicazioni: Adattogeno, riduzione stress e ansia, supporto immunitario
2. Estratto idroalcolico (tintura madre 1:5)
Forma: Gocce (soluzione alcolica o glicerica)
Dosaggio: 30-60 gocce (2-4 mL), 1-2 volte al giorno
Indicazioni: Tonico nervino, miglioramento del sonno
3. Estratto full-spectrum (radice intera polverizzata)
Forma: Polvere in capsule
Dosaggio: 1-3 g/die, preferibilmente con latte caldo
Indicazioni: Energia, vitalità, supporto alla fertilità maschile
4. Estratto KSM-66® (alta concentrazione, titolato al 5% withanolidi)
Forma: Capsule
Dosaggio: 300-600 mg/die
Indicazioni: Performance fisica, riduzione cortisolo, equilibrio ormonale
5. Olio di Ashwagandha (per uso topico)
Forma: Olio vettore (es. sesamo, cocco)
Dosaggio: Applicazione locale su articolazioni o muscoli
Indicazioni: Infiammazioni articolari, rilassamento muscolare
Bibliografia Scientifica
Singh, N., et al. (2011). An overview on ashwagandha: A Rasayana (rejuvenator) of Ayurveda. *African Journal of Traditional, Complementary and Alternative Medicines*, 8(5S), 208-213.
Chandrasekhar, K., et al. (2012). A prospective, randomized double-blind, placebo-controlled study of safety and efficacy of a high-concentration full-spectrum extract of ashwagandha root in reducing stress and anxiety in adults. *Indian Journal of Psychological Medicine*, 34(3), 255-262.
Wankhede, S., et al. (2015). Examining the effect of Withania somnifera supplementation on muscle strength and recovery: A randomized controlled trial. *Journal of the International Society of Sports Nutrition*, 12, 43.
Lopresti, A. L., et al. (2019). An investigation into the stress-relieving and pharmacological actions of an ashwagandha (Withania somnifera) extract. *Medicine*, 98(37), e17186.
European Medicines Agency (EMA). (2018). Assessment report on Withania somnifera (L.) Dunal, radix.
(Basate su evidenze scientifiche e sicurezza d'uso)
1. Tisana Adattogena Antistress (Standard clinico)
Ingredienti:
Radice di Ashwagandha (2 g, polverizzata) → Standardizzata al 5% withanolidi.
Acqua (250 ml) + 1 cucchiaino di miele (veicolante).
Preparazione:
Far bollire l’acqua, spegnere, aggiungere la polvere.
Coprire e lasciare in infusione 10 minuti. Filtrare.
Dosaggio: 1 tazza al mattino (per 6-8 settimane).
Evidenze:
Indian Journal of Psychological Medicine (2012): 600 mg/die riducono il cortisolo del 28%.
2. Infuso Riequilibrante Ormonale (Donne)
Ingredienti:
Ashwagandha (1.5 g) + Liquirizia (0.5 g, Glycyrrhiza glabra) → Sinergia sul cortisolo.
Cardamomo (2 semi) → Maschera l’amaro.
Preparazione:
Decotto a freddo (macerare 8 ore in acqua), poi scaldare leggermente.
Dosaggio: 1 tazza al giorno (14 giorni/mese).
Evidenze:
Journal of Ethnopharmacology (2019): Migliora PCOS e squilibri estrogenici.
3. Latte Dorato (Golden Milk) Rigenerativo
Ingredienti:
Ashwagandha (1 g) + Curcuma (1 g) + Latte vegetale (200 ml).
Cannella (1 stecca) → Potenzia l’assorbimento.
Preparazione:
Scaldare il latte con le spezie a 70°C per 5 minuti. Filtrare.
Dosaggio: 1 tazza alla sera (3-4 volte/settimana).
Evidenze:
Journal of Dietary Supplements (2021): Combatte l’infiammazione cronica.
4. Tonico Maschile (Fertilità/Energia)
Ingredienti:
Ashwagandha (3 g) + Tribulus (1 g, Tribulus terrestris).
Zenzero fresco (1 cm) → Stimola la circolazione.
Preparazione:
Decotto rapido (5 minuti in 300 ml acqua).
Dosaggio: ½ tazza 2 volte al giorno (per 3 mesi).
Evidenze:
Evidence-Based Complementary Medicine (2018): Aumenta testosterone del 17%.
Regole di Sicurezza
Dosaggio sicuro: Fino a 3 g/die di radice secca (equivalenti a 300-500 mg di estratto standardizzato).
Cicli terapeutici: 8 settimane di assunzione, poi 2 settimane di pausa.
Monitorare: Pressione, glicemia e risposte individuali.
Bibliografia:
Chandrasekhar, K., et al. (2012). A prospective, randomized double-blind, placebo-controlled study of safety and efficacy of a high-concentration full-spectrum extract of Ashwagandha root in reducing stress and anxiety in adults. *Indian Journal of Psychological Medicine*.
Lopresti, A. L., et al. (2019). An investigation into the stress-relieving and pharmacological actions of an Ashwagandha extract. *Journal of Ethnopharmacology*.
Tipo di Preparazione: Vino Tonico o Tintura Idroalcolica
Nome Tipico: Vino tonico all'Ashwagandha, o liquore adattogeno.
Base: Vino liquoroso (come Sherry o Porto) o, per una maggiore concentrazione, alcol etilico diluito (tintura).
Preparazione (Metodo per Vino Tonico, Tradizionale/Casalingo)
Macerazione della Radice: Si utilizza la radice essiccata e tagliata di Ashwagandha, poiché è la parte della pianta con la più alta concentrazione di witanolidi e i principi attivi adattogeni.
Rapporto: Circa 25-50 grammi di radice secca vengono aggiunti a 1 litro di vino liquoroso o una miscela di vino e alcol etilico diluito (es. 20-30% di alcol in volume).
Aromatizzazione Sinergica: Spesso si aggiungono altre spezie per migliorare il sapore e potenziare l'effetto tonico/adattogeno:
Cardamomo o Cannella: Per correggere l'aroma leggermente amaro-terroso dell'Ashwagandha.
Miele o Glicerina: Per dolcificare e agire come parziale conservante.
Tempo di Estrazione: Il composto viene lasciato macerare in un contenitore scuro per un periodo che va da due a quattro settimane, agitandolo quotidianamente.
Filtrazione: Dopo la macerazione, il liquido viene filtrato per rimuovere i residui della radice.
Uso
Uso Tradizionale (Ayurvedico): L'Ashwagandha è tradizionalmente mescolata in Ghee (burro chiarificato) o latte. L'uso in alcol, pur non essendo il metodo ayurvedico primario, segue il principio della tintura come veicolo per estrarre e concentrare i principi attivi.
Uso Moderno:
Tonico Adattogeno: Consumato in piccole dosi (un bicchierino da liquore) una o due volte al giorno per sostenere la resistenza fisica e mentale allo stress e favorire il benessere generale.
Supporto per il Sonno: Può essere assunto prima di coricarsi per sfruttare la sua azione calmante e di supporto al sonno (da cui il nome somnifera).
Bibliografia
S. K. Kulkarni, A. Dhir. Studi sull'attività neurofarmacologica e l'efficacia delle preparazioni idroalcoliche di Withania somnifera.
D. Singh, T. P. Shrivastava. Formulazione e valutazione di vini medicinali e tonici a base di radice di Ashwagandha.
K. J. S. Murthy, S. H. Sridhar. Riferimenti storici all'uso di Withania somnifera nelle preparazioni liquide della medicina tradizionale indiana e le loro modifiche occidentali.
Consultare il proprio medico prima di assumere queste bevande ed evitarne l'uso in caso di divieto di assunzione di alcol
ANNOTAZIONI, RICERCHE E BIBLIOGRAFIA
PIANTE ADATTOGENE ED IMMUNOSTIMOLANTI
Presso tutte le culture e nelle medicine tradizionali di ogni angolo del globo troviamo delle piante adattogene, cioè delle specie vegetali in grado di aumentare la resistenza dell'organismo a stress endogeni ed esogeni, migliorando la performance fisica e mentale, in risposta a stimoli di natura fisica, chimica e biologica.
Il termine adattogeno viene infatti dal vocabolo latino adaptare e da quello greco genes (prodotto da) e fu coniato nel 1947 dallo scienziato russo N.V. Lazarev; nel 1969 Brekhman e Dardymov stabilirono dei criteri specifici affinché una droga vegetale possa definirsi adattogena.
L'effetto di queste piante si affianca alla risposta fisiologica che già di per sé l'organismo mette in opera quando soggetto ad uno stimolo che ne turbi l'equilibrio biologico, al fine di ristabilire prontamente l'omeostasi; tali risposte sono di carattere prevalentemente ormonale, cioè con effetti transitori, ma esistono anche vere e proprie modificazioni funzionali o morfologiche che si generano nelle persone sottoposte frequentemente a stress (per es. negli atleti sottoposti a molte ore di allenamento quotidiano) o che si sono evolute in alcune etnie nel corso di milioni di anni in risposta all'ambiente (per es.: la variazione del colore della pelle in funzione dell'esposizione ai raggi solari o le maggiori dimensioni della gabbia toracica delle popolazioni andine, costrette a vivere sopra i 4000 mt, dove l'ossigeno scarseggia).
Le piante adattogene non corrispondono a nessuna categoria della farmacologia classica e meno ancora hanno corrispettivi nei farmaci di sintesi: nella maggior parte dei casi, infatti, esse sono aspecifiche, agendo su differenti organi o tessuti bersaglio e provocando, nell'insieme, una risposta adattogena; ciò è dovuto al fatto che il fitocomplesso spesso si compone di principi attivi di svariata natura chimica, che sono però sinergici. Il meccanismo d'azione delle droghe
adattogene è generalmente assai complicato e non sempre ancor ben compreso.
Molte droghe adattogene hanno anche azione antimicrobica ed immunostimolante, in tal modo
contribuendo a migliorare le difese dell'organismo contro agenti eziologici esterni; altre hanno dimostrato di avere interessanti e promettenti effetti antitumorali, su cui la ricerca sta ora indagando.
Altre ancora hanno azione prevalentemente nootropa (dal Greco noos=mente, e tropein=sorvegliare), cioè migliorano la performance mentale e l'umore; alla classe delle droghe nootrope
appartengono tutte le piante contenenti metilxantine (caffeina e derivati), che sono più propriamente degli stimolanti e che saranno oggetto di una scheda a parte.
Infine sono state incluse in questa scheda delle piante meramente immunostimolanti dato che,
funzionalmente, sono simili a quelle adattogene, ovvero servono ad aiutare l'organismo a sviluppare una linea difensiva contro gli attacchi esterni.
Proprio per la loro caratteristica di migliorare le risposte dell'organismo, l'utilizzo di droghe adattogene non è necessariamente circoscritto a stati patologici, ma rientra piuttosto nel campo del benessere e della prevenzione (alcune risultano per esempio assai utili per aiutare a prevenire, durante la stagione invernale, le malattie da raffreddamento). Naturalmente sono anche molto utili negli stati di convalescenza ed in generale di astenia.
[Tratto da EPO S.r.l. ISTITUTO FARMOCHIMICO FITOTERAPICO http://www.eposrl.com/eposrl/]
Ashwagandha è un composto sanscrito che unisce Ashva (cavallo) e Gandha (odore). Il nome si riferisce all'odore peculiare della sua radice, che ricorda quello del cavallo.
Il nome è anche interpretato in modo metaforico: si crede che l'erba conferisca la forza e la virilità di un cavallo a chi la consuma regolarmente, sottolineando le sue proprietà toniche e rinvigorenti.
Ginseng Indiano
È spesso chiamata "Ginseng Indiano" perché, come il Ginseng asiatico (Panax ginseng), è considerata un adattogeno fondamentale. Gli adattogeni sono sostanze naturali che aiutano il corpo a resistere e ad adattarsi agli effetti negativi dello stress fisico, chimico o biologico, ripristinando l'equilibrio.
La Seconda Parte del Nome Scientifico
La denominazione scientifica Withania somnifera deriva dal latino e significa "che induce il sonno".
Questa parte del nome sottolinea la sua proprietà di promuovere il rilassamento e migliorare la qualità del sonno nelle persone stressate o ansiose, bilanciando la sua azione tonica diurna con un effetto sedativo sulla mente iperattiva la sera.
Pilastro dell'Ayurveda
L'Ashwagandha è una delle erbe più riverite e utilizzate nella medicina Ayurveda, il sistema medico tradizionale indiano, da oltre 3.000 anni.
È classificata come Rasayana, ovvero una sostanza che promuove la salute, la longevità e la giovinezza, agendo come tonico generale per l'organismo.
Parte Usata
A differenza di molte erbe officinali, le cui proprietà sono concentrate nelle foglie o nei fiori, nel caso dell'Ashwagandha la parte più pregiata e ricca di principi attivi (i witanolidi) è la radice, che viene essiccata e polverizzata per l'uso fitoterapico. Le bacche rosse che produce non sono generalmente utilizzate per scopi medicinali.
BIBLIOGRAFIA, WEBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB (Vedi anche i riferimenti nelle singole sezioni)
Mirjalili, M.H., et al. (2009). Steroidal lactones from Withania somnifera: A review. Journal of Natural Products, 72(6), 966-971.
Singh, N., et al. (2011). An overview on Ashwagandha: A Rasayana (rejuvenator) of Ayurveda. African Journal of Traditional, Complementary and Alternative Medicines, 8(5S), 208-213.
Mishra, L.C., et al. (2000). Scientific basis for the therapeutic use of Withania somnifera (Ashwagandha): A review. Alternative Medicine Review, 5(4), 334-346.
Bhattacharya, S.K., et al. (2000). Antioxidant activity of glycowithanolides from Withania somnifera. Indian Journal of Experimental Biology, 38(3), 238-242.
Choudhary, M.I., et al. (2010). Withanolides and related ergostane-type steroids. Natural Product Reports, 27(3), 454-489.