La biodinamica è vista come prospettiva concreta per far ripartire l'economia del Paese, per creare nuovi posti di lavoro e per difendere il territorio.
Uno studio dell'Istituto Elvetico FIBL, condotto per ben 21 anni su un confronto tra agricoltura chimica industriale, sistema a lotta integrata, biologico e biodinamico, ha fornito un quadro da cui è emerso che il metodo biodinamico è quello che raggiunge le migliori performance di sostenibilità, fertilità e biodiversità.
I suoli biodinamici tendono a non destrutturarsi nel tempo, contrastano la desertificazione, conservano carbonio organico stabilmente. La presenza di una grande biodiversità, rende l'habitat più equilibrato ed efficiente, senza dispersioni di energia, che resta disponibile per le colture. Si stima che la flora presente dei suoli biodinamici sia 9 volte superiore a quella presente nei terreni convenzionali.
Passare ad una agricoltura biodinamica vuol dire andare oltre il biologico, creando sistemi che rispettano l'ecosistema terrestre e che considerano il suolo e la vita come un unico sistema, tale soluzione appare oggi molto valida anche per scongiurare il dissesto biologico (come evidenziato nel 2015 nel meeting organizzato dall'Università Bocconi di Milano).
I terreni coltivati con l'agricoltura biodinamica, infatti, in confronto a quelli gestiti con metodi tradizionali, sono più resistenti all'erosione e al rischio desertificazione fino al 60% in più; reagiscono, inoltre, meglio ai mutamenti climatici perché più forti ed efficienti, tutelano la biodiversità, preservano e consumano meno risorse idriche.
Ci si trova davanti a veri e propri "super suoli" capaci di produrre cibi più sani e più ricchi di proprietà organolettiche che, come oltre 20 anni di studi hanno dimostrato, diventano naturalmente più fertili e resistenti. La loro capacità di ospitare una maggiore varietà di piante, animali e microorganismi, mantenendo un profondo equilibrio ecologico, permette di avere un ecosistema più resistente e capace di affrontare meglio le situazioni di stress come le variazioni climatiche.
L'agricoltura biologica è un sistema di produzione e di allevamento che ammette solo l'impiego di sostanze naturali, presenti cioè in natura, escludendo l'utilizzo di sostanze di sintesi chimica (concimi, diserbanti, insetticidi).
Tale tecnica di produzione è stata definita a livello comunitario, dal punto di vista legislativo, con un primo regolamento, il Regolamento CEE 2092/91, sostituito successivamente dai Reg. CE 834/07 e 889/08 e a livello nazionale con il D.M. 18354/09 e la nota esplicativa.
L'agricoltura biologica è sottoposta ad una normativa dettagliata che definisce le tecniche produttive al fine di una produzione di alimenti il più possibile naturali, con il minimo impatto ambientale e la minor sofferenza possibile per gli animali allevati.
Viene evitato l'eccessivo sfruttamento delle risorse ambientali esistendo limiti molto ristretti all'uso di sostanze chimiche, fertilizzanti sintetici e di antibiotici nell'allevamento degli animali in modo che venga assicurata anche la salubrità dei loro derivati (es. latte). Viene fatto assoluto divieto dell'uso di organismi geneticamente modificati (OGM).
L'agricoltura biodinamica nasce ancor prima dell'agricoltura biologica, è un metodo di coltivazione basato sulla visione del mondo (scientifico-spirituale) elaborata dal filosofo austriaco Rudolf Steiner.
Tale tecnica nacque nel 1924, dopo un meeting organizzato da agricoltori tedeschi i quali, preoccupati per la perdita di sapore e della qualità dei loro prodotti, per avere consigli su come rivitalizzare la terra, invitarono Rudolf Steiner, filosofo, ricercatore e fondatore dell'Antroposofia (dal greco "saggezza umana"), a divulgare le prime sperimentazioni con le quali veniva cercata una risposta ai problemi emergenti dall'agricoltura chimica.
L'agricoltura biodinamica è un metodo di coltura che fonda i suoi principi in una cooperazione tra suolo, acqua, irradiazione solare, vita animale, crescita delle piante su cui agiscono sia energie terrestri che cosmiche; "Non si possono mai capire le piante, gli animali o i parassiti presi ognuno per se..".
Si basa su sistemi sostenibili per la produzione agricola, sulla base di due principi: compostaggio e fasi della Luna. L'Australia e la Svizzera la riconoscono già ufficialmente come metodo colturale già da alcuni anni. Si affianca ovviamente all'agricoltura biologica, dato che tutti i prodotti dell'agricoltura biodinamica sono regolati dal Reg. CEE 2092/91, oltre che possedere una certificazione ad hoc, secondo lo standard Demeter.
L'azienda agricola viene considerata un vero e proprio organismo vivente autosufficiente ed indivisibile, in cui ogni singolo tipo di pianta o di animale dell'azienda partecipa in modo funzionale ed indivisibile all'intero sistema, coordinato dal lavoro dell'uomo anche in rapporto con il cosmo che lo circonda, dalle cui influenze dipende.
Gli obiettivi di questa agricoltura sono: nessun impatto ambientale, nessun residuo chimico nell'atmosfera, nel terreno e nell'acqua per aumentare la fertilità del suolo, la qualità degli alimenti e migliorare la salute umana. È previsto un controllo periodico del 100% delle aziende che coltivano con questo metodo e un'analisi sistematica dei prodotti.
Molte pratiche della biodinamica hanno una valida radice scientifica, come esempio la pratica del sovescio, cioè l'interramento di particolari piante a scopo fertilizzante, la rotazione delle colture, l'uso del compost. Quest'ultimo è il fertilizzante più usato in biodinamica. Un cumulo formato con cura, a contatto con la terra, che consiste nella mistura di terra, resti vegetali, scarti alimentari, cenere, acqua, in modo che s'attivino processi vitali capaci addirittura di generare calore, fino a 40°C.
Per migliorare la qualità del terreno, aumentandone la quantità di humus e la qualità del raccolto, si impiegano delle sostanze di origine naturale appositamente trattate, che vengono chiamate "preparati". Ne esistono di due tipi: da spruzzo e da compostaggio (cumulo).
Da tempo a tutti è noto che la luna ha effetti sulle coltivazioni (ma non solo..).
Nella biodinamica si da particolare importanza alle influenze lunari, che regolano lo sviluppo delle singole parti della pianta anche a seconda del segno zodiacale in cui transita la Luna.
È molto importante seguire il calendario delle lavorazioni nel quale sono indicati i giorni favorevoli (Aria, Luce, Terra, Acqua) per alcune operazioni come: lavorazione del terreno, semina e potatura. Ad es. i giorni della terra favoriscono la crescita delle radici, quelli dell'aria e della luce la crescita dei fiori e quelli della luce, la crescita dei frutti.
Al compost si aggiungono otto preparati biodinamici: uno a base di concime, uno di polvere di quarzo, gli altri di erbe, con l'intento di regolare e stimolare i processi biologici del cumulo stesso, delle piante coltivate, dei campi. Prima di essere irrorati, i preparati vengono dinamizzati, diluendoli in grandi quantità d'acqua, così come si usa fare per i rimedi omeopatici.
Pratiche biodinamiche del Corno di silicee del Corno di letame:
Di ogni pianta, nel processo di rotazione, vengono scelte accuratamente sia l'esposizione che la posizione, in modo da creare le condizioni ottimali di crescita.
Le preparazioni biodinamiche sono utilizzate per stimolare e armonizzare la crescita delle piante.
Noti come "corno di letame" e "corno di silice", questi 2 preparati agiscono in modo polare l'uno con l'altro. Il "corno di letame" è appositamente preparato con letame di mucca mentre il "corno di silice" è un preparato finemente macinato di quarzo. Sottoposti entrambe ad un processo di fermentazione in un corno di bue.
Il "corno di letame" viene applicato verso sera direttamente sul suolo prima della semina e serve ad incoraggiare la crescita di radici sane nelle piante aiutandole ad accedere facilmente e con efficacia alle sostanze nutritive del suolo, aumentando il contenuto in humus, agendo di conseguenza sullo sviluppo radicale e sulla nutrizione della pianta.
Il "corno di silice" viene invece applicato nelle prime ore del mattino sulle colture, stimolerebbe la fruttificazione e i processi legati alla fotosintesi e alla luce.
I preparati per il compostaggio vengono aggiunti al materiale da compostare, al fine di facilitarne la decomposizione in humus e terriccio. Sono ottenuti a partire da erbe officinali ognuna fatta compostare o macerare in condizioni ambientali particolari e impiegando come contenitori parti dei corpi di animali.
Questo metodo conferisce a frutta e verdura maggior gusto e maggiori proprietà nutritive.
L'intervento umano è ridotto al minimo e il terreno è trattato con preparati provenienti dalla stessa azienda, preparati internamente con elementi minerali, vegetali e animali. Questi servono ad incrementare la vitalità e le difese del terreno favorendo l'assorbimento di tutto il meglio necessario a uno sviluppo e a una crescita ottimale della pianta.
I rifiuti organici vengono sapientemente trasformati in humus e compost con della così detta "preparazione biodinamica" del compost.
Sono ottenuti a partire da sei note erbe officinali:
ORTICA,
CAMOMILLA,
ACHILLEA,
VALERIANA, corteccia di
QUERCIA e
TARASSACO.
Ognuna fatta compostare o macerare in condizioni ambientali particolari, perché, sempre secondo la teoria delle forze vitali, ambiente e contenitore influenzano le caratteristiche del materiale finale.
Quando questo humus è pronto viene aggiunto al compostaggio naturale in piccole quantità irradiando il suo effetto in tutto il suolo gradatamente. Si tratta di preparazioni che aiutano a guidare e disciplinare la decomposizione e i processi di formazione dell'humus naturale del suolo favorendo la disponibilità di sostanze nutritive alle piante (zolfo, cloruro di potassio, azoto, calcio, silice e fosforo).
Il metodo biodinamico considera ogni sostanza come un binomio di materia e forza vitale; più una sostanza è diluita, più avrebbe effetto sugli organismi con cui viene a contatto.
Alla base della agricoltura Biodinamica c'è la creazione di un organismo aziendale completo, dove l'azienda trova tutto l'occorrente per una gestione auto-sufficiente fino ad arrivare ad individualità a se stante. L'azienda agricola viene "ridisegnata" in chiave olistica, un sistema organizzato di relazioni ad ampio raggio. La terra viene intesa come fonte di vita, dove vegetazione, animali e uomini sono in perfetto equilibrio e contribuiscono l'uno al sostentamento dell'altro.
Anche le piante medicinali e le erbe officinali e aromatiche coltivate con metodo biodinamico o spontanee, rappresentano una parte importante e da integrare assolutamente nella produzione aziendale e non solo per un calcolo economico.
Il principio fondamentale della biodinamica è attivare la vita nella terra in modo che le sostanze presenti nella terra possono essere liberate e assimilate dalle piante. Al pari dell'azienda biologica, si mantiene in relazione con l'ambiente circostante preservando anche gli spazi abitati dagli animali selvatici, rispettati in quanto predatori dei parassiti.
Uno degli elementi fondamentali della biodinamica è il concetto della massima autosufficienza possibile, mediante un giusto rapporto tra colture foraggere per sovesci e comunque per il miglioramento e la conservazione della fertilità del suolo, colture per la vendita di prodotti agricoli tipici dell'azienda agricola, una certa consistenza di animali per l'allevamento e quindi una produzione in seno all'azienda di concime organico animale.
L'agricoltura biodinamica è soggetta a regolamentazione e certificazioni. Il prodotto finale è certificato in etichetta come proveniente da agricoltura biodinamica. Tutte le aziende biodinamiche europee sono anche soggette al controllo per la conformità per l'agricoltura biologica perché tutte le aziende sono anche biologiche. Essendo però gli standard più restrittivi e specifici rispetto a quelli per il bio, ogni azienda agricola ha un controllo aggiuntivo e una doppia certificazione: quella bio e quella Demeter.
Il marchio DEMETER garantisce i prodotti alimentari contrassegnati o i loro ingredienti. Un processo di verifica completo garantisce la rigida conformità alle Norme Internazionali di Produzione e di Lavorazione Demeter, nonchè alle norme organiche applicabili nei vari paesi, in ogni fase del processo: dalla produzione agricola alla lavorazione del prodotto.
Esistono e operano 18 Demeter di Paese, filiali della Demeter International. Il marchio è presente in tutti i continenti e controlla e certifica l'intera gamma dei prodotti biodinamici provenienti da tutto il mondo.
Abbiamo detto che la coltivazione biodinamica rispetta l'equilibrio dell'ecosistema e considera il suolo e la vita come un unico sistema migliorando la qualità degli alimenti prodotti.
Già solamente per questa semplice realtà, un'alimentazione biodinamica è auspicabile per tutti, in quanto capace di apportare una energia nutritiva più ricca e vitale, diversa da quella dell'agricoltura tradizionale che fa uso di sostanze chimiche, nella quale l'obiettivo principale è la quantità e l'aspetto.
Ma dal punto di vista biodinamico e antroposofico, bisogna specificare che la salute dell'uomo è vista come il risultato dell'equilibrio di tre apparati: neurosensoriale, ritmico (cuore, polmoni e torace) e addominale. Questo equilibrio -pena la cattiva salute- va mantenuto con l'apporto delle sostanze adatte ad ogni apparato.
In modo molto semplificativo si può dire che il sistema neurosensoriale richiede sali e carboidrati, quello ritmico vuole grassi e vegetali a foglia mentre per il sistema addominale, occorrono proteine e frutta cruda.
Vanno tenuti in debito conto i principi di Rudolf Steiner ovvero la raccolta a seconda delle fasi lunari che determinerebbero la giusta concentrazione di nutrienti.
Con i metodi biodinamici le fermentazioni sono tutte ottenute senza aggiunta di lieviti esterni, ma si sfruttano solo quelli naturalmente presenti sulle bucce delle uve.
Il vino biodinamico è legato alla terra ed alla fertilità del terreno preparato solo con composti organici e vegetali e con la vinificazione si deve tenere conto anche della posizione dei pianeti.
Molte erbe medicinali e aromatiche entrano a far parte dei "preparati biodinamici" essenziali per il trattamento e l'arricchimento del suolo, rappresentano gli "indicatori biologici" del territorio sul quale si opera e possono essere usate per le loro "proprietà terapeutiche".
Per i preparati basta ricordare l'ORTICA per il suo contenuto di silice, calcio e ferro o la VALERIANA che apporta il fosforo o il ROVERE per il calcio. Ogni oligoelemento o sostanza utile al suolo è il prodotto di una fabbrica naturale come lo sono le piante che riescono a riattivare la vita del terreno con i loro fitocomplessi.
Nell'Agricoltura biodinamica troviamo innanzitutto un ritorno, un avvicinamento alla natura. Diceva Steiner: "gli interessi dell'agricoltura sono cresciuti in ogni direzione intrecciandosi con i maggiori problemi della vita umana". Anche qui troviamo il messaggio comune con l'agricoltura biologica basato sul ritorno alla natura e l'abbandono della scorciatoia della chimica.
Approfondimenti:
https://www.rudolfsteiner.it
https://www.agricolturabiodinamica.it
https://www.fondazionelemadri.it
https://www.biodinamica.org