Valeriana Exaltata J.C.Mikan, Valeriana Nipponica Nakai, Valeriana Nipponica Nakai Ex Kitag., Valeriana Officinalis Subsp. Exaltata (J.C.Mikan) Soó, Valeriana Officinalis Subsp. Sarkayi (Soó) Á.Löve & D.Löve, Valeriana Officinalis Var. Angustifolia Miq., Valeriana Officinalis Var. Latifolia Briq., Valeriana Officinalis Var. Officinalis, Valeriana Officinalis Var. Sarkayi Soó, 1973, Valeriana Officinalis Var. Simplicifolia Ledeb., Valeriana Sambucifolia Eichw., Veronica Officinalis Var. Altissima W.D.J.Koch, 1836
PIANTA ERBACEA PERENNE ALTA 50-150 CM, CON RIZOMA CORTO E RADICI SECONDARIE FIBROSE BRUNASTRE DALL'ODORE CARATTERISTICO. FUSTO ERETTO, CILINDRICO, STRIATO E CAVO, RAMIFICATO NELLA PARTE SUPERIORE. FOGLIE OPPOSTE, IMPARIPENNATE, CON 7-21 SEGMENTI LANCEOLATI A MARGINE SEGHETTATO, LE BASALI PICCIOLATE, LE CAULINE SESSILI. INFIORESCENZE A CORIMBO TERMINALE CON NUMEROSI PICCOLI FIORI ERMAFRODITI BIANCO-ROSATI, TUBULOSI (4-5 MM), PROFUMATI. FRUTTO ACHENIO OVALE (3-4 MM) CON PAPPO PIUMOSO. FIORITURA DA MAGGIO AD AGOSTO. CONTIENE VALEPOTRIATI (0,5-2%) E ALCALOIDI (VALERANINA) NEL RIZOMA. SPECIE MOLTO VARIABILE, CON DIVERSE SOTTOSPECIE GEOGRAFICHE. SI DISTINGUE DALLE ALTRE VALERIANACEAE PER L'ODORE RADICALE INTENSO E LE FOGLIE PENNATE
MAGGIO, GIUGNO, LUGLIO, AGOSTO (TARDA PRIMAVERA-ESTATE), CON PICCHI A GIUGNO-LUGLIO, PRODUCENDO FIORI BIANCHI O ROSATI RIUNITI IN CORIMBI
COLORI OSSERVATI NEI FIORI
________ BIANCO-ROSATO
________ ROSATO
Diffusa in Europa, Asia temperata e Nord America, con un areale che si estende dalle pianure fino a 2.000 metri di quota. Cresce preferibilmente in ambienti umidi e freschi, come margini di boschi decidui, radure forestali, prati umidi, sponde di fossati e corsi d'acqua, spesso su suoli ricchi di humus, argillosi o limosi, con pH neutro o leggermente acido. Tollera sia esposizioni soleggiate che parzialmente ombreggiate. La specie è indicatrice di terreni con buona disponibilità idrica ma non ristagnanti, frequente in comunità vegetali nitrofile. Colonizza facilmente aree antropizzate come bordi stradali e terreni incolti. La fioritura avviene da maggio ad agosto, con impollinazione operata principalmente da api e farfalle. La sua distribuzione è legata a climi temperati freschi, con preferenza per regioni a estate non arida. La presenza di popolazioni spontanee è diminuita in alcune zone a causa della raccolta eccessiva per scopi medicinali.
*Note e Bibliografia relativa a proprietà e indicazioni
Micuro: "Valeriana officinalis: benefici, usi fitoterapici e proprietà sedative" (2020)
Healthy.thewom: "Valeriana officinalis per ansia e per dormire: proprietà e controindicazioni" (2024)
My-PersonalTrainer: "Valeriana: proprietà e benefici"
Nutri&Co: "La valeriana: dal passato al presente per dormire meglio domani"
SapereSalute: "Valeriana" (2023)
Buddyfit: "Opinioni sull’uso della valeriana per il sonno: tra benefici, effetti e considerazioni scientifiche" (2025)
Wikipedia: "Valeriana officinalis"
Schwabe Italia: "Valeriana officinalis: Caratteristiche e Proprietà" (2021)
La Valeriana officinale non è sostituibile dalla Valeriana rossa (Centranthus ruber DC.) la cui efficacia non ha riscontri scientifici. Tutte le preparazioni galeniche derivate dalla droga secca o male essiccata sono poco attive e preparazioni commerciali non titolate contengono una quantità di principi attivi insufficienti e risultano inefficaci. Utilizzare l'estratto secco titolato.
Si ha miglioramento soggettivo della qualità del sonno e riduzione del tempo di addormentamento (dopo uso prolungato, 2-4 settimane). Meccanismo legato all'interazione con il sistema GABAergico.
Alcuni componenti hanno un'azione antispastica sulla muscolatura liscia dell'intestino.
CONTROINDICAZIONI GRAVIDANZA (RISCHIO DI EFFETTI UTEROTONI NON STUDIATI), ALLATTAMENTO (PASSAGGIO DI PRINCIPI ATTIVI NEL LATTE NON DOCUMENTATO), BAMBINI SOTTO I 12 ANNI (SALVO DIVERSA INDICAZIONE MEDICA), IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA AI COMPONENTI (VALEPOTRIATI, ACIDI VALERENICI), EPILESSIA (POTENZIALE INTERAZIONE CON SOGLIE CONVULSIVE), DEPRESSIONE MAGGIORE (RISCHIO DI PEGGIORAMENTO SINTOMI), TERAPIE CON SEDATIVI (BENZODIAZEPINE, BARBITURICI), ALCOLISMO (POTENZIAMENTO EFFETTI DEPRESSIVI SNC), INTERVENTI CHIRURGICI PROGRAMMATI (SOSPENDERE 2 SETTIMANE PRIMA), MALATTIE EPATICHE GRAVI (ALTERAZIONE METABOLISMO PRINCIPI ATTIVI)
AVVERTENZE NON SUPERARE I 600 MG/DIE DI ESTRATTO SECCO STANDARDIZZATO (EQUIVALENTI A 2-3 G DI RADICE), EVITARE USO CONTINUATIVO >4 SETTIMANE (RISCHIO ASSUEFAZIONE), MONITORARE SONNOLENZA DIURNA (RIDURRE DOSE SE PRESENTE), EVITARE GUIDA/USO MACCHINARI DOPO ASSUNZIONE, PREFERIRE ASSUNZIONE SERALE (30-60 MIN PRIMA DEL SONNO), SOSPENDERE GRADUALMENTE DOPO USO PROLUNGATO, EVITARE ASSOCIAZIONE CON FARMACI METABOLIZZATI DA CYP3A4 (ES. STATINE, ANTICOAGULANTI), CAUTELA IN PAZIENTI CON IPOTENSIONE (POSSIBILE POTENZIAMENTO EFFETTI), VERIFICARE INTERAZIONI CON ANTIDEPRESSIVI/ANTIPSICOTICI.
(Farmaci o sostanze da evitare per interazioni avverse o incompatibilità farmacologiche)
AGENTI EPATOTOSSICI
ALCOL
BARBITURICI
BENZODIAZEPINE
FARMACI ANESTETICI E ANESTESIE
FARMACI ANSIOLITICI
FARMACI ANTIDEPRESSIVI
FARMACI ANTISTAMINICI
FARMACI BARBITURICI
FARMACI IPNOTICI
FARMACI SEDATIVI DEL SNC
(Erbe che possono aumentare l'efficacia fitoterapica)
* Si tenga presente che talvolta la stessa erba indicata come sinergica o antagonista, potrebbe assumere entrambi i ruoli in funzione della dose utilizzata e/o della forma estrattiva o di trattamento come per es. nel Tè (verde o nero).
Consultare sempre un fitoterapeuta per personalizzare le combinazioni in base al quadro clinico individuale.
(Erbe che possono diminuire l'effetto fitoterapico o causare interazioni avverse)
Tipologie di Estratti Standardizzati di Valeriana
Gli estratti a base di radice di Valeriana officinalis L. sono generalmente titolati in sesquiterpeni e loro derivati, in particolare l'acido valerenico o l'acido valerenico totale.
1. Estratto Secco Titolato in Acidi Sesquiterpenici
Questa è la forma più comune e clinicamente studiata per gli integratori e i farmaci vegetali.
Titolazione Standard: L'estratto secco è tipicamente titolato e standardizzato per contenere una percentuale definita di acidi sesquiterpenici, espressi come acido valerenico. Una titolazione comune è 0,3% - 0,8% di acidi valerenici.
Posologia (Insonnia Lieve):
Dose Media: Circa 400 mg – 600 mg di estratto secco standardizzato per singola somministrazione serale.
Modalità: Assumere 30 minuti o 1 ora prima di coricarsi.
Durata: Poiché l'efficacia si manifesta con l'uso continuato, è consigliato un trattamento di 2-4 settimane.
Posologia (Tensione Nervosa Lieve):
Dose Media: Dosi inferiori, circa 200 mg – 300 mg, possono essere assunte fino a 2-3 volte durante il giorno.
2. Estratto Fluido (Tintura Madre/Estratti Alcolici)
Queste formulazioni sono meno standardizzate in senso stretto rispetto agli estratti secchi, ma sono comunque utilizzate e la posologia si basa sulla concentrazione.
Titolazione Standard: La loro qualità è spesso definita dal rapporto droga/estratto e dalla concentrazione alcolica.
Posologia (per preparati a titolo noto):
Dose Media: Equivalenti a 2-4 ml (circa 40-80 gocce) di estratto fluido, assunti in poca acqua.
Modalità: Per il sonno, assumere la dose serale prima di coricarsi. Per l'ansia, può essere divisa in 2-3 somministrazioni diurne.
3. Pianta Polverizzata (Tisane e Decotti)
Sebbene non sia un estratto nel senso farmaceutico, la radice in polvere o sminuzzata è una formulazione popolare.
Standardizzazione: Assente o basata sul contenuto minimo di acidi valerenici nella materia prima grezza.
Posologia:
Dose Media: Utilizzare 2-3 grammi di radice essiccata per tazza.
Modalità: Preparare un infuso o un decotto e berne una tazza alla sera, o fino a tre tazze al giorno per la tensione nervosa.
Bibliografia
Monografia della Radice di Valeriana, Agenzia Europea dei Medicinali, Comitato per i Prodotti Medicinali Vegetali (HMPC).
Monografia della Radice di Valeriana. Organizzazione Mondiale della Sanità.
Linee guida sulla qualità degli estratti vegetali e le loro applicazioni cliniche.
Revisioni sistematiche sull'efficacia e la sicurezza dei diversi dosaggi di Valeriana.
(Basate su evidenze scientifiche e sicurezza d'uso)
1. Valeriana e Luppolo (Humulus lupulus L., flos)
Sinergia: Il Luppolo ha proprietà sedative e si ritiene che l'associazione potenzi l'effetto ipno-inducente della Valeriana.
Indicazione: Disturbi del sonno più marcati.
Dosaggio (Estratto Secco): Le formulazioni sinergiche utilizzano comunemente un rapporto in peso di Valeriana-Luppolo in dosi da circa 500 mg a 600 mg di estratto combinato per dose singola serale.
2. Valeriana e Passiflora (Passiflora incarnata L.)
Sinergia: La Passiflora è nota per la sua azione ansiolitica che aiuta a ridurre l'agitazione e il nervosismo, facilitando così l'induzione del sonno.
Indicazione: Insonnia associata a stati di ansia e agitazione.
Dosaggio (Estratto Secco): Variabile a seconda della concentrazione, ma le dosi combinate totali per il sonno sono calibrate per essere equivalenti a una dose standard di Valeriana, con la Passiflora che agisce principalmente sull'ansia che impedisce il riposo.
3. Valeriana e Melissa (Melissa officinalis L.)
Sinergia: La Melissa aggiunge un effetto rilassante e spasmolitico, utile in caso di somatizzazioni ansiose (es. lievi spasmi gastrointestinali o tensione). L'associazione è ben studiata anche per l'irrequietezza nei bambini.
Indicazione: Irrequietezza e ansia, in particolare se associate a disturbi digestivi lievi.
Dosaggio: Nella forma di tisana o gocce, la sinergia si ottiene combinando le dosi singole di entrambe le erbe, orientandosi verso la dose massima di Valeriana solo alla sera.
Avvertenze Generali Importanti
Qualsiasi formulazione a base di Valeriana, singola o sinergica, può causare sonnolenza diurna. Si sconsiglia l'uso prima di guidare o utilizzare macchinari pesanti.
Bibliografia
Monografia della Radice di Valeriana. Organizzazione Mondiale della Sanità.
Monografia della Radice di Valeriana. Agenzia Europea dei Medicinali, Comitato per i Prodotti Medicinali Vegetali (HMPC).
Linee guida cliniche per l'uso dei rimedi a base di Valeriana.
Revisioni sistematiche sull'efficacia e la sicurezza degli estratti di Valeriana.
Studi clinici randomizzati e controllati sull'uso di Valeriana e Luppolo per i disturbi del sonno.
Ricerche sull'uso combinato di Valeriana e Passiflora per l'insonnia e l'ansia.
ANNOTAZIONI, RICERCHE E BIBLIOGRAFIA
Il miele monofloreale di Valeriana è estremamente raro da trovare in commercio e non è considerato una tipologia di miele comune come quello di Acacia o Castagno. Questo accade per due ragioni principali:
Odore e Sapore Forte della Pianta: La Valeriana, in particolare la sua radice, ha un odore molto forte, sgradevole e penetrante dovuto ai suoi principi attivi (gli acidi valerenici). Sebbene il nettare e i fiori abbiano un profumo gradevole che attrae gli insetti, i principi attivi possono influenzare il gusto e l'odore del miele, rendendolo potenzialmente meno gradito o difficile da commercializzare.
Quando il nettare di Valeriana è presente in quantità significative, il miele prodotto dalle api (più comunemente un millefiori con prevalenza di Valeriana) avrebbe presumibilmente le seguenti caratteristiche:
Colore: Generalmente si ipotizza un colore chiaro, spesso ambrato tenue o giallo paglierino.
Sapore: Il sapore non è ben documentato come nei mieli più comuni, ma potrebbe presentare una nota aromatica pungente o speziata, che lo distinguerebbe dai mieli classici.
Aroma: Potrebbe conservare un aroma caratteristico, non sempre gradevole, che riflette l'odore della pianta, sebbene il miele tenda ad essere più dolce e meno intenso della radice.
Cristallizzazione: Le informazioni sono limitate, ma la cristallizzazione tenderebbe a essere fine, come in altri mieli di nettare.
Il genere Valeriana comprende circa 250 specie nelle zone temperate, 20 specie indigene in Europa e 16 specie in USA e Canada. Altro genere interessante dal punto di vista farmacologico è la Valeriana indiana (Valeriana jatamansii Jones) che ha pressappoco le stesse proprietà della V.officinalis.
Un Sedativo Longevo: Dall'Antichità al Medioevo
Ippocrate e Galeno: L'uso medicinale della Valeriana è documentato fin dall'Antica Grecia. Ippocrate la descrisse per le sue proprietà terapeutiche, mentre Galeno, nel II secolo d.C., la prescriveva specificamente per trattare l'insonnia.
"Cura per Tutti i Mali": Nel Medioevo e nel Rinascimento, la Valeriana era così apprezzata da essere a volte chiamata "guarisci tutti" o "cura per tutti i mali" (richiamando in alcuni contesti la panacea). Il medico e botanico John Gerard nel XVI secolo la lodò per la sua capacità di "riscaldare e confortare" la mente.
L'Odore Caratteristico e il Richiamo Felino
L'Odore di "Calzini Sporchi": La caratteristica più famosa della Valeriana, a parte l'effetto sedativo, è l'odore. La radice fresca è quasi inodore, ma una volta essiccata o lavorata (a causa della decomposizione dei valepotriati in acido isovalerianico), sviluppa un odore forte, descritto variamente come stantio, di "calzini sporchi", o di sudore.
La Droga dei Gatti: L'odore è incredibilmente attraente per i gatti (e in misura minore per i ratti). I gatti ne sono attratti in modo simile a come lo sono dall'Erba gatta (Nepeta cataria), reagendo spesso con eccitazione prima di un effetto calmante. Questa curiosità ha dato origine ad alcuni dei suoi nomi popolari, come "erba dei gatti" o "erba gatta selvatica" in alcune regioni.
Uso Storico in Periodi di Crisi
La Guerra Mondiale: Durante la Seconda Guerra Mondiale, in Inghilterra, la Valeriana fu utilizzata in modo significativo per alleviare lo stress, l'ansia e il shell shock (esaurimento nervoso) tra la popolazione civile a causa dei bombardamenti (in particolare il Blitz).
Credenze Magiche e Folclore
Protezione e Armonia: Nella tradizione popolare europea, la Valeriana era spesso appesa o portata per proteggersi dal male, in particolare dagli incantesimi e dal malocchio. Era anche usata per portare pace e armonia negli ambienti domestici.
La Musa del Pifferaio: Si narra che il leggendario Pifferaio di Hamelin utilizzasse la Valeriana, nota per attrarre i ratti, per attirarli fuori dalla città.
Confusione con la Valerianella
Nome Simile, Uso Diverso: La Valeriana officinalis non deve essere confusa con la Valerianella (Valerianella locusta), conosciuta in Italia come "soncino" o "valeriana da insalata", che è una pianta commestibile molto apprezzata in cucina e non ha proprietà sedative significative. La somiglianza è solo nel nome comune.
BIBLIOGRAFIA, WEBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB (Vedi anche i riferimenti nelle singole sezioni)
European Medicines Agency (EMA) – "Assessment report on Valeriana officinalis L., radix" (2016).
Houghton, P.J. – "The biological activity of valerian and related plants" (Journal of Ethnopharmacology, 1999).
Bos, R. et al. – "Phytochemical and pharmacological profile of Valeriana officinalis" (Phytochemistry Reviews, 2002).
Benke, D. et al. – "GABAergic mechanisms of valerian extracts" (Biochemical Pharmacology, 2009).
Fernández, S. et al. – "Sedative and sleep-enhancing properties of linarin" (Journal of Natural Products, 2004).